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Cronaca martedì 27 maggio 2014 ore 18:22

Aeroporto, "il consiglio regionale è stato scippato"

Il consigliere Tognocchi dopo l'annullamento della seduta



PISA — “Ricevo ora la comunicazione dell'annullamento della seduta programmata del Consiglio regionale - dice il Consigliere Regionale del Pd Paolo Tognocchi - e ribadisco con ancora più forza che l'autorizzazione alla vendita delle quote Sat, senza quel passaggio in Consiglio Regionale rappresenta un vero e proprio scippo delle prerogative del Consiglio stesso. Le norme regionali stabiliscono che quando ci sono dismissioni di quote di partecipazione di società di cui la Regione detiene la maggioranza la decisione spetta al Consiglio Regionale. In questo caso - spiega il consigliere - la quota di proprietà regionale di Sat pari al 16,9% è legata da un patto di Sindacato con gli altri soci pubblici per governare lo scalo pisano fino al 25 luglio 2016. Tanto è vero -spiega Tognocchi - che spetta alla Regione Toscana la nomina del Presidente del cda, la massima espressione di governo della società. Quindi - continua ancora Tognocchi - anche volendo considerare la quota di proprietà della Regione a prescindere dall’accordo di governance (cosa tra l'altro assai discutibile) rimane il problema, giustamente segnalato dagli uffici legislativi del Consiglio regionale, che tutti gli atti programmatori della Regione Toscana a partire dal PRIIM prevedono la partecipazione strategica della Regione. Delle due, l'una: o si doveva andare in consiglio per approvare la delibera o per cambiare gli atti di programmazione. Ma vado oltre, anche se tutto questo non fosse sufficiente, c’e anche un grande problema politico. È possibile - domanda Tognocchi -, senza una discussione pubblica nel massimo organo politico/amministrativo della toscana, cambiare di colpo tutte le strategie, rompere accordi in vigore, violare atti di programmazioni, programmi elettorali per vendere le quote di Pisa ad un socio privato che ad oggi non ha presentato un vero piano industriale, innescando così un conflitto istituzionale che rischia di danneggiare il faticoso equilibrio che ha portato all’adozione del Pit con la previsione della pista di 2000 metri e l'affidamento dello studio KPMG costato 360.000 euro? Non copriamo tutto ciò con la cortina fumogena del campanilismo. Si stanno cambiando le carte in tavola senza motivo - conclude Tognocchi - e per queste motivazioni sto valutando, insieme ad altri colleghi, la possibilità di ricorrere al Tar ritenendo violate le prerogative del consiglio regionale" .


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