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Attualità martedì 30 giugno 2015 ore 15:00

Apertura notturna Carrefour, no da Confesercenti

"Senza entrare nel merito della scelta aziendale, c'è bisogno di un intervento legislativo che affronti in modo chiaro il problema"



SAN GIULIANO TERME — “Nessuno vuole entrare nel merito della scelta aziendale che ha spinto il gruppo Carrefour a modificare l’orario di apertura dei propri negozi, estendendolo fino alla mezzanotte a Lucca e San Giuliano e addirittura 24 ore al giorno per Massa, ma non possiamo esimerci dall’esprimere la nostra più completa contrarietà”. 

Sulla vicenda della catena di grande distribuzione francese, è chiara la posizione di Confesercenti dalle parole del suo direttore Marco Sbrana, che contesta: "Si tratta di una scelta che oltre ad incidere in modo importante sul tessuto commerciale del territorio, soprattutto nei confronti del piccolo commercio in una realtà come San Giuliano in cui non è certo in grado di competere con questa tipologia di orari – dice ancora Sbrana -, evidenzia in modo lampante la necessità di un intervento legislativo che affronti in modo chiaro il problema. Da più parti, ormai da mesi, arrivano segnali di una revisione della norma sugli orari ai vari livelli, dal nazionale a cascata sugli altri, ma non accade niente di concreto. La liberalizzazione selvaggia, e non solo sugli orari, sta producendo risultati di anarchia e del “tutti contro tutti”, rendendo di fatto ingovernabili i territori, senza poter più redigere una politica di sviluppo commerciale e di tenuta delle funzioni occupazionali e sociali che il piccolo commercio garantisce”. In pericolo secondo Confesercenti proprio il modello del commerciato tradizionale, fiore all’occhiello della Toscana. Aggiunge il direttore Confesercenti: “Il modello toscano del commercio diffuso che tutto il mondo ci invidia, e che è linfa fondamentale per l’economia locale, rischia di essere spazzato via da politiche nazionali che nascono per incrementare la possibilità di impresa ma che in realtà hanno l’effetto opposto, cioè quello di favorire solo la grande distribuzione a dispetto della piccola o piccolissima azienda commerciale. Grande distribuzione che invece di capire i motivi che stanno portando ad un calo delle sue vendite, risponde con orari no stop, sconti mascherati, vendite sottocosto. Continueremo a farci promotori in tutte le sedi per la riforma necessarie da attuare – conclude Marco Sbrana - e chiediamo fin d’ora alle amministrazioni interessate di convocare le parti preposte alla concertazione per un confronto che garantisca tutti gli interessi in causa”.


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