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Politica giovedì 30 luglio 2015 ore 10:34

Buscemi: "Il Pd e la macelleria sociale"

"L'inasprimento dell'addizionale Irpef deprime l'economia proprio quando dovrebbe essere sostenuta"



PISA — "Forse l’abbandono della discussione da parte delle minoranze ha reso più facile ai consiglieri comunali della Maggioranza approvare l’inasprimento dell’addizionale Irpef". Il vicepresidente del Consiglio comunale Riccardo Buscemi riflette sul provvedimento varato nel corso dell'ultima seduta, e punta il dito contro la maggioranza.

"Tutti quanti -dice- Pd, Lista civica e Socialisti Riformisti, hanno serrato i ranghi e approvato la manovra, e sono tornati a casa in tempo per la cena, nonostante avessero pensato di fare le ore piccole". 

Insomma, una scelta, quella dell'inasprimento fiscale, che secondo Buscemi sarebbe stata presa frettolosamente.

"Io però  -continua- non ce l’ho fatta e non sono riuscito a stare zitto, e così sono rientrato in aula per accusare il Sindaco e la sua maggioranza di fare macelleria sociale, perché dopo le già pesanti tasse sulla prima casa, l’addizionale comunale Irpef andrà a colpire ancora una volta i ceti bassi e medio bassi, quelli che fanno girare l’economia, attraverso i consumi, e che invece, con manovre come quella appena varata da Palazzo Gambacorti, sono scoraggiati ed impauriti, deprimendo ancora di più l’economia proprio quando invece dovrebbe essere sostenuta".

"La maggioranza, -prosegue-invece di mettere mano alla spesa corrente, analizzandone voce per voce con approccio critico, ha preferito la via più facile e più semplice, quella di aumentare le tasse e contemporaneamente anche la spesa corrente. E tutto ciò appare veramente paradossale all’indomani dell’annuncio bufala di Renzi di tagliare le tasse nel 2018 a fronte dell’eccessiva pressione fiscale (secondo la Corte dei Conti nel 2014 è stata del 43,5% del PIL, ben 1,7 punti europea). Le tasse vanno tagliate oggi, non fra tre anni. E il sindaco, che ebbe a vestirsi da maghetto qualche anno fa insieme ad altri suoi colleghi della Provincia di Pisa per protestare contro i tagli ai Comuni del Governo Berlusconi, questa volta, nonostante 5 milioni e mezzo del Governo al Comune di Pisa, non ha rispolverato la sua carnevalata e ha approvato quella che io continuo a chiamare macelleria sociale. Filippeschi, nel suo intervento, si è augurato che le future amministrazioni di Pisa si muovano con continuità con quanto fatto dalla sua. Io invece, mi auguro, una rottura con questo modo di amministrare pronto sempre a frugare nelle tasche dei soliti".


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