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Attualità martedì 02 ottobre 2018 ore 13:18

Post incendio, le associazioni si organizzano

Affollata assemblea al Teatro Valgraziosa. L'obiettivo è quello di coordinare e ottimizzare gli aiuti giunti da tutta la provincia



CALCI — Circa duecentocinquanta persone ieri sera dalle 21 hanno riempito la sala del Cinema Teatro Valgraziosa, dove si è tenuta la riunione della Consulta delle Associazioni di Calci per accogliere e coordinare tutte le proposte e iniziative post incendio del Monte Pisano, di concerto con l'amministrazione comunale calcesana.

Inizialmente prevista presso la Sala Consiliare del palazzo Comunale, è stato necessario spostare la sede dato l'alto numero di adesioni di rappresentanti di associazioni e cittadini, anche residenti di altri comuni, che hanno aderito all'iniziativa.

“Non basta fare, bisogna fare bene e fare presto” esordisce il sindaco calcesano Massimiliano Ghimenti dopo i saluti e ringraziamenti a tutte le maestranze e ai volontari che ancora adesso sono al lavoro. “Il Comune - ha aggiunto il primo cittadino - ha eseguito le prime opere di somma urgenza, ma è necessario far arrivare personale delle squadre di operai forestali da tutta la regione già dai prossimi giorni, al massimo entro l'inizio della prossima settimana”.

Successivamente ha preso parola la vicesindaco Valentina Ricotta: “Ci sono tre conti correnti, intesi come canali ufficiali, che si occuperanno della raccolta fondi da destinare alle persone in difficoltà, quelli della Misericordia, Banca Etica e Caritas. Vi chiediamo di aiutarci a controllare e gestire tutta questa generosità, di cui ancora ringraziamo, perché servirà a indirizzare l'aiuto dove maggiormente serve”.

Il presidente della Consulta, Ferruccio Bertolini, ha invitato infine i partecipanti a prendere parola per illustrare le loro iniziative, ringraziando per le molte già in essere in tutta la provincia pisana: “Dobbiamo continuare a tenere alta l'attenzione: il monte ha bisogno di tempo per rinascere e servirà aiuto non solo adesso, ma nei mesi a venire e per il prossimo anno. È importante anche evitare i proliferare di iniziative encomiabili per la buona volontà ma assolutamente non praticabili, come quelle dove le persone si propongono di piantumare alberi di loro iniziativa. Il monte non è il giardino di casa, servono tecnici specializzati per questi progetti”.

Tra i presenti vi erano anche due delle cinque famiglie che hanno dovuto abbandonare la loro casa, che hanno ringrazito pubblicamente per la solidarietà ricevuta da tutta la comunità, e il parroco don Antonio Cecconi, che ha spiegato come aderire alla raccolta fondi promossa dalla Caritas diocesana.

Nella giornata di oggi ci sarà l'incontro in Presidenza della Regione Toscana tra la Giunta regionale, i sindaci delle cittadine coinvolte e gli enti territoriali, che dovrebbe poi sfociare nella formulazione della richiesta dello stato di calamità al Consiglio dei Ministri.


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