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Attualità domenica 30 novembre 2014 ore 11:04

Cantieri, aeroporto e lavoro parla Pieroni

"Voglio che i giovani possano coltivare in Toscana il loro futuro"



PISA — "Riteniamo che Pisa possa dare molto alla Toscana perché è luogo di eccellenze e ricchezza di diversità": Sulle ragioni della sua candidatura, Andrea Pieroni è chiaro: "Amo questo territorio che è il mio territorio. L'ho amministrato per dieci anni nei quali ho imparato ad amarlo anche di più. Ne conosco le potenzialità e i bisogni, e le persone straordinarie per capacità e intraprendenza che lo compongono. Molte delle competenze in carico alle Province andranno in Regione e su questo io posso dire la mia. Ci sono lavoro, formazione, difesa del suolo, ambiente, agricoltura, turismo e rischio idrogeologico. La cronaca ci insegna che questi temi non possono essere affrontati con leggerezza o senza un'approfondita conoscenza del territorio. Con il Pd, l'unico partito capace di dare risposte e pianificare il futuro".

Poi Pieroni ricorda un evento che per l'allora presidente Pieroni è stato una scuola di vita e che a molte persone, invece, la vita l'ha cambiata."Nel 2009 – ha detto -, poco dopo l'inizio del mio secondo mandato, era la
mattina di Natale quando il Serchio ruppe gli argini a Nodica. In tre giorni
tamponammo la falla, con gli occhi di Bertolaso e del Paese puntati addosso.
Poi abbiamo lavorato per non farle riaprire, quelle falle, da nessuna parte.
Per mettere in sicurezza il territorio garantendo la manutenzione. Non vogliamo
le telecamere e i riflettori se arrivano dopo le emergenze. Vogliamo la
tranquillità che solo la sicurezza ci può dare
. Vogliamo andare a letto sereni,
chiudere le aziende tranquilli, almeno da quel punto di vista. Per poterci
concentrare su altre cose. A partire dalla consapevolezza che sono troppi gli
enti che hanno competenza su questa materia, fornendo l'alibi per lo scarica
barile".
Ma la priorità, secondo Pieroni, non può che essere il lavoro. "La Regione può
creare le condizioni per attrarre investimenti
dall'estero e dare fiducia agli
imprenditori per farli investire sul proprio territorio. Dobbiamo pensare anche
a chi non è più giovane e perde il lavoro: c'è bisogno di realizzare che la disoccupazione non è più solo giovanile, ce lo hanno insegnato le crisi aziendali che abbiamo seguito come Provincia in questi anni difficili. Ai giovani, invece, servono spazi per mettere a frutto le proprie competenze, a partire dalle scuole che devono essere aiutate a mettersi in contatto con le aziende. Vorrei che la Toscana diventasse il luogo in cui i giovani possono
coltivare il loro futuro".

"Al sottosegretario De Micheli affido la preoccupazione dei Balneari che hanno
bloccato gli investimenti in quel settore a causa dell'incertezza sul futuro.
Le affido anche la Nautica, una risorsa insostituibile: la vicenda dei Cantieri
di Pisa è emblematica, qui si soffre da tre anni e ora, forse prima di Natale, si potrebbe arrivare alla soluzione. Sarebbe proprio una bella notizia". Sull'aeroporto, Pieroni non si arrende, lo ha sostenuto durante i suoi mandati da presidente e lo sostiene ancora: "La pista di Firenze-Peretola deve essere
lunga 2mila metri e non di più
, così come fissato con il Pit, altrimenti si rischia quella concorrenza con Pisa che tutti dicono di voler evitare. Il galilei deve continuare a crescere fino ai 7 milioni e mezzo di passeggeri,
come nelle sue possibilità”.

"La parola cambiamento oggi non dà più speranza – ha esordito la sottosegretario De Micheli-. Perché la profondità del problema ha bisogno di profondità di risposte. Non
possiamo dire a un 30enne che deve andare all'estero. È la sua società che deve
dargli possibilità, è su questo che dobbiamo lavorare. Ora la cosa più importante è la legge di stabilità. Abbiamo detto e scritto che è necessaria la defiscalizzazione del contratto precario per farlo diventare a tempo
indeterminato. Poi ci servono i soldini, ma il cambio c'è ed è scritto. Abbiamo
stabilizzato il debito pubblico grazie alla manovra di Letta. Ora dobbiamo
trasformare questo in misure rispetto alle quali l'Europa deve darci rispetto".
Sulle vicende interne al partito, De Micheli ribadisce ciò che con i fatti ha dimostrato. "Io non credo nelle scissioni. Non ci sono le condizioni. Credo che
ci debba essere una legittimazione reciproca tra renziani e non renziani".
E sull'attualissimo Jobs Act precisa: "Vuole aumentare i posti di lavoro. Questo è l'obiettivo del Pd, poi possiamo discutere sulle modalità, ma dobbiamo tenere questo in mente. Puntando su credito e innovazione, dobbiamo aiutare le piccole imprese, ma anche le grandi su questo. Anche qui dobbiamo coinvolgere il
sindacato e incentivare chi vuole il cambiamento finanziandolo".


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