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Attualità martedì 01 dicembre 2015 ore 10:45

Il polline fa bene alla salute

Un progetto dell'Università di Pisa in collaborazione con il Consorzio Polo tecnologico Magona per la studiarne la conservazione



CECINA — Mettere a punto processi tecnologici innovativi per il trattamento e la conservazione del polline d'api fresco destinato all'alimentazione umana. E' l'obiettivo del progetto di durata biennale 'Proapi' recentemente finanziato dalla Regione Toscana, che coinvolge il dipartimento di scienze agrarie dell'Università di Pisa e il Consorzio Polo tecnologico Magona di Cecina. 

"Dal punto di vista nutrizionale - spiega Angelo Canale, responsabile del progetto insieme a Cristiano Nicolella - il polline è un integratore alimentare perfettamente bilanciato per l'alimentazione umana: zuccheri, proteine, aminoacidi essenziali e non, lipidi, vitamine, minerali e antiossidanti sono presenti in rapporti ottimali, come in poche altre sostanze vegetali". 

Tuttavia malgrado l'interesse crescente verso questo prodotto non esiste una standardizzazione del processo di disidratazione a livello aziendale per le diverse tipologie di polline, requisito necessario per minimizzare le perdite di valore nutritivo del prodotto commercializzato. 

Il progetto Proapi  vuole quindi, sottolinea l'Ateneo pisano, "individuare le tecniche adatte a preservare le proprietà del polline fresco, come la liofilizzazione e l'uso delle microonde, capaci di garantire conservabilità e sicurezza alimentare del prodotto". La liofilizzazione, a partire da polline fresco conservato a meno 20 gradi, permette ai piccoli cristalli di ghiaccio di sublimare direttamente dalla fase solida alla fase gassosa per ottenere polline conservabile a temperatura ambiente. Il riscaldamento a microonde consente invece di ridurre il contenuto di acqua a valori di sicurezza con temperature moderatamente basse (circa 26 gradi) in circa mezz'ora, mitigando le perdite di valore nutrizionale.


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