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Attualità martedì 29 agosto 2023 ore 11:15

2,5 milioni per il progetto di Silvia

Silvia Zorzetti
Foto di: Ryan Postel

Laureata in Ingegneria elettronica all'Università di Pisa, Zorzetti lavora al FermiLab e ha ricevuto un finanziamento dal Governo degli Stati Uniti



CHICAGO — Da qualche anno lavora al FermiLab, laboratorio di ricerca di fama mondiale che deve il suo nome proprio a Enrico Fermi. Prima, però, è stata una studentessa dell'Università di Pisa e, adesso, con il suo progetto di ricerca, ha ottenuto il prestigioso Early Career Award direttamente dal Governo degli Stati Uniti.

Silvia Zorzetti, infatti, per sviluppare una tecnologia che sia in grado di collegare due computer quantistici attraverso fibra ottica riceverà una sovvenzione di 2,5 milioni di dollari in 5 anni dal Dipartimento dell’Energia americano.

"L’obiettivo è quello di migliorare i sensori quantistici e le reti di sensori, così da consentire una più efficiente conversione di informazioni e segnali quantistici tra diverse piattaforme fisiche - ha spiegato Zorzetti - questo lavoro ci permetterà di ampliare significativamente le nostre capacità di rilevare la materia oscura e i suoi risultati avranno applicazioni ampie in diversi campi scientifici e influenzeranno settori critici come la sicurezza nazionale e la comunicazione quantistica".

Responsabile del Dipartimento di Co-Design del Quantum Computing del Superconducting Quantum Materials and Systems Center guidato da un'altra italiana, Anna Grassellino, Silvia si è laureata in Ingegneria elettronica dall’Università di Pisa. Dopodiché, è stata Marie Sklowoska-Curie Fellow di Ginevra per 4 anni, dove è stata impegnata nell'ambito della ricerca e dello sviluppo di futuri acceleratori di particelle come parte del suo dottorato di ricerca in Ingegneria elettronica e tecnologia dell'informazione, ottenuto sempre presso l’Ateneo pisano. Infine, è arrivata a Chicago.

"Quello al FermiLab è stato un ritorno - ha concluso - qui, infatti, ho svolto il mio progetto di tesi magistrale, grazie a un programma di scambio dell’Università di Pisa, per poi rientrarvi stabilmente nel 2017, quando il Laboratorio aveva da poco deciso di destinare alcuni fondi allo sviluppo di un primo Quantum Computing Lab".


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