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Cronaca giovedì 08 maggio 2014 ore 15:10

Degrado e illegalità, serve l'aiuto dei commercianti

Ne è certo il prefetto Tagliente: "Per contrastare abusivismo commerciale ed eccessi della movida non bastano le forze di polizia". Via al Protocollo



PISA — Un protocollo sulla movida. Perché “Solo uno sforzo coordinato di tutti gli operatori delle forze e corpi di polizia con la partecipazione attiva dei commercianti può permettere di dare risposta alle esigenze rappresentante dalla cittadinanza per prevenire il degrado e l’illegalità e rendere gli spazi pubblici più vivibili”. Le ha tirate il prefetto di Pisa Francesco Tagliente le conclusioni, al termine di una riunione del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica tenutasi questa mattina in Prefettura, nel corso della quale si è posta l’attenzione su abusivismo commerciale ed eccessi della movida che riguardano alcune aree del centro storico.

Al fine di dare risposta alle esigenze più volte segnalate dai residenti e dalle forze e corpi di polizia, a margine del Comitato, il Prefetto ha comunicato la prossima sottoscrizione di un nuovo “Protocollo sulla movida” e ha firmato l’ordinanza di divieto di vendita per asporto di bevande alcoliche in qualunque contenitore, e di ogni altra bevanda in contenitori di vetro in alcune zone del centro storico di Pisa più interessate dal fenomeno della “movida”, nonché di detenzione, in luogo pubblico, di bevande alcoliche.

Per quanto riguarda piazza dei Cavalieri e piazza delle Vettovaglie, il divieto è stato esteso anche alla detenzione in luogo pubblico di ogni altra bevanda in contenitori di vetro.

Il divieto decorrerà dal 15 maggio al 30 luglio, dalle 22 alle 6 di giovedì, venerdì, sabato e degli altri giorni festivi e prefestivi.

La decisione è stata condivisa con il sindaco del Comune di Pisa Marco Filippeschi, con le forze di polizia e la polizia municipale e con le organizzazioni rappresentative delle categorie economiche interessate, Confcommercio e Confesercenti.

Il provvedimento disposto dal Prefetto è stato motivato dall’esigenza di limitare l’insorgere di situazioni di rischio legate all’abuso di sostanze alcoliche e di conseguenti problemi di sicurezza pubblica, considerate le numerose segnalazioni di degrado, disturbo della quiete pubblica e di vandalismo pervenute dalle istituzioni, civili e religiose, e dai cittadini residenti nelle zone del centro storico maggiormente interessate dalla “movida”.

Il divieto riguarda tutti gli esercizi e le attività di vendita di bevande, a qualsiasi titolo esercitate compresa la vendita attraverso distributori automatici ed il commercio su area pubblica.

“L'abuso di alcolici - ha dichiarato Tagliente - causa episodi di inciviltà e di molestia, ma determina anche comportamenti pericolosi per l'ordine e la sicurezza pubblica. Fissando regole di vendita e aumentando i controlli vogliamo indurre un approccio più consapevole e responsabile nei confronti dell'alcol da parte di tutti, e soprattutto durante la notte”.


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