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Attualità lunedì 04 agosto 2014 ore 15:30

E-state... in cantiere

Porto, viale D'Annunzio e Calambrone: "Marina è il litorale dei cantieri". L'intervento di Alberto di Pede

PISA — Quello sulla spiaggia è in pausa, ma a Marina i cantieri non mancano. Riceviamo e pubblichiamo l'intervento di Alberto di Pede, tecnico dell'ambiente e marinese.

Non si sono ancora placate le polemiche sulle famigerate spiagge di ghiaia, che già si profila all'orizzonte una turbolenza ancor più violenta di questi improvvisi quanto inopportuni temporali luglini. Così, mentre in molti comuni si è scelto di dare ai propri turisti un servizio adeguato e un giusto relax impedendo tassativamente l'apertura di qualsiasi cantiere nel periodo estivo ed effettuando per tempo i lavori di manutenzione necessari alla giusta fruibilità del territorio da parte di chi porta soldi e benessere, sul nostro litorale assistiamo al fenomeno diametralmente opposto, ovvero alla fioritura di cantieri sparsi qua e là e all'abbandono di strutture decisamente importanti.

Allo stato attuale, infatti, partendo da Marina di Pisa fanno bella mostra di sé rispettivamente: il cantiere incompleto del porto, che essendo esteso fino al Viale D'Annunzio "accoglie" degnamente chi si reca sul lungomare dando immediatamente la giusta dimensione ai "forestieri" quanto alle capacità organizzative delle nostre amministrazioni, il cantiere delle spiagge di ghiaia, che tante polemiche ha sollevato e continua a suscitare; questo cantiere è destinato a fermarsi nei prossimi giorni: l'area sarà restituita alla cittadinanza, ma non è ancora chiaro se la zona sarà dichiarata balneabile. Quindi danno su danno. Per finire, il grande cantiere di Calambrone. Quest'ultimo ha provocato nei giorni scorsi polemiche e lamentele da parte sia dei residenti, sia dei commercianti, in quanto operativo nelle ore notturne, con emissione di rumori molesti che mal si conciliano con il riposo che chiunque cerca durante le vacanze e con il sollevamento di polveri e sporco, che "scacciano" gli avventori dai ristoranti della zona che hanno uno spazio esterno, di fatto inutilizzabile.

Il "menu" continua con lo stato di evidente abbandono della Terrazza di Tirrenia: le piastrelle "saltate" non si contano più, mentre qua e là sono ben visibili chiazze di cemento, mero ricordo di una pavimentazione ormai inesistente. Oltre ad essere indecoroso rischia anche di diventare pericoloso.

Ciliegina sulla torta, considerata la penuria dei parcheggi e il loro costo elevato, l'iniziativa della Street Control, ovvero quella macchina infernale che sanziona automaticamente le auto parcheggiate in divieto di sosta, rendendo di fatto impossibile la fruizione del litorale durante le serate d'estate. Quali alternative di parcheggio vengono offerte per impedire la "sosta selvaggia"?

Nessuna, almeno ad oggi. In questo senso le amministrazioni sono state particolarmente efficienti, considerando il gran numero di cartelli affissi, ma, spiace ammetterlo, estremamente lacunose per il resto.

C'è da chiedersi se, in una città ad alta vocazione turistica come la nostra, che vanta un litorale bello e assolutamente piacevole, non sia effettivamente il caso di porsi delle domande sull'operato di chi avrebbe dovuto fare e non ha fatto, o meglio, ha fatto di peggio.

Alberto di Pede

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