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Cronaca giovedì 26 giugno 2014 ore 20:26

"Il personale è troppo poco"

Il pronto soccorso visto da Pd e Sel. "Quell'attacco, Rossi, se lo poteva risparmiare. Non si può sparare ad altezza d'uomo"



PISA — “Spiace dover constatare che la guerra aperta da Rossi nei confronti della città di Pisa, questa sì veramente di campanile, continua sul fronte dell'assistenza ospedaliera". In consiglio comunale, lo ha detto la consigliera di Sel Simonetta Ghezzani. 

"Con una uscita tanto superficiale quanto pericolosa - ha detto - abbiamo appreso che il pronto soccorso di Pisa è il peggiore della Toscana. Superficiale perché non si può estrapolare il giudizio sul pronto soccorso sia dalla struttura ospedaliera nel quale è collocato né dal contesto territoriale in cui vive.

Il problema è complessivo: c'è forse un problema di taglio di posti letto che impedisce al Ps di disporre i ricoveri e lo costringe ad assumere un ruolo improprio? C'è forse una frattura tra Ps come struttura aperta sul territorio e quei reparti dell'Aoup di alta specializzazione che hanno 'levato il ponte levatoio' nei confronti della città? Su che cosa si sono fatti investimenti, che cosa si è tagliato? E poi: quale è l'affluenza al Ps proveniente dall'Area vasta, da Livorno e Lucca ad esempio? Quanto infine pesa la difficoltà ad accedere ai servizi sia per l'aumento dei ticket e che per l'annoso problema delle liste di attesa? Certo il management dell'Aoup ha una grande responsabilità: avrebbe dovuto difendere la qualità dell'assistenza che con abnegazione i lavoratori del Ps continuano comunque a garantire e porre il problema a tutti i livelli, nel rapporto con la Usl 5, nei tavoli di programmazione di Area vasta, nei confronti dell'assessore regionale. Avrebbero dovuto da tempo ascoltare i sindacati. Ma non si può sparare ad altezza d'uomo e colpire un servizio necessario per i cittadini, rischiare di rompere un delicato rapporto di fiducia tra città e ospedale senza affrontare con la dovuta cautela e profondità di analisi criticità note da tempo. Rimettiamo in piedi una riflessione sull'assistenza nella nostra città seria, per favore”.

Anche il Pd di Pisa ha preso le distanze dal signor Rossi. "Apprendiamo con stupore - hanno detto Cristina Filippini, responsabile Sanità Pd provinciale Pisa e Ferdinando De Negri, segretario Circolo tematico Sanità Pd - le esternazioni del presidente Rossi. Non per inconsapevolezza delle complessità che deve affrontare il Deu dell'ospedale di Cisanello, quanto per il modo estemporaneo che rischia di incrinare la fiducia che molti cittadini, non solo pisani, nutrono nei confronti del pronto soccorso e soprattutto del personale che vi opera, come dimostrano i dati forniti dalla direzione aziendale. Questo alla luce del fatto che la situazione di difficoltà è nota da tempo e nonostante che più volte, in questi anni, i problemi di carenza di organico medico e infermieristico siano stati segnalati dalla dirigenza del Dea, ma ben poco è stato fatto dalla Regione e dalla dirigenza dell'azienda che ne dipende per porvi rimedio. Professionalità, disponibilità e dedizione del personale medico, infermieristico e delle altre professioni del comparto, non possono essere messe in discussione, anche per la stessa testimonianza di molti utenti". 

Nel dettaglio, poi, il Pd di Pisa spiega: "Il personale da anni cerca di operare in una situazione insostenibile: che crea frustrazione e stress sempre più forti, con esposizione a rischi professionali e senza la possibilità di incidere sulle scelte aziendali. Altri Deu delle aziende opedaliere universitarie hanno, come è noto, un numero minore di pazienti, ma un organico superiore a quello di Pisa.

Come sottolineano le organizzazioni sindacali e i lavoratori il personale dovrebbe essere rafforzato, ma occorre provvedere ad una diversa organizzazione all'interno dell'Aoup, soprattutto per quanto riguarda i ricoveri negli altri reparti a partire dalle medicine.
Dal momento del suo trasferimento a Cisanello tutto l'ospedale è diventato punto di riferimento dei cittadini delle province limitrofe che ne riconoscono la qualità delle prestazioni. È inoltre il primo ospedale in Toscana per numero di ricoveri extraregione.
Il Pronto soccorso sta vedendo un aumento costante degli utenti (5% in più negli ultimi sei mesi), con un incremento dei “codici rossi” da quando è entrata in funzione la piazzola dell'elisoccorso. Il 28% di questi pazienti provengono dall'Area vasta, pertanto il problema va affrontato e risolto anche in base a questo fattore, coinvolgendo tutti gli altri ospedali dotati di un Pronto soccorso, alcuni dei quali di recente realizzazione, secondo il principio che ogni cittadino debba poter usufruire dei servizi della rete, partendo dal punto di accesso più vicino e da qui, in caso di necessità, possa esser orientato e guidato nei servizi della rete ospedaliera toscana.
Necessitano interventi più decisi e maggiori finanziamenti sul territorio, accelerando il piano di realizzazione delle Case della Salute, che laddove funzionano costituiscono anche un ottimo filtro per i ricoveri inappropriati al Deu. Inoltre serve implementare e rendere effettivamente operative le associazioni dei medici di base e ripensare ad una diversa organizzazione del 118, a proposito del quale si è discusso troppo delle sedi e poco del servizio. Solo così è possibile far crescere nei toscani una diversa cultura e consapevolezza che contribuisca alla riduzione dei ricorsi inappropriati al Deu. Basti ricordare, come affermato dalla Direzione aziendale, che il 90% degli accesi al Pronto soccorso di Pisa non si trasformano in ricoveri.
Occorre coinvolgere i cittadini, i Sindaci dell'Area vasta, in quanto massimi rappresentanti degli interessi dei loro amministrati, il personale medico e del comparto sui temi del piano di Area Vasta e sulla riorganizzazione dell'Aoup, confronto che fino ad oggi è stato insufficiente e. in alcuni casi, del tutto assente. Riteniamo che molti di questi problemi possano esser affrontati con urgenza e determinazione. Su questo chiediamo un impegno dell'Aoup, delle Asl, degli Enti locali, ma anche e soprattutto della Regione stessa che sul nuovo ospedale di Cisanello ha impegnato da anni risorse, energie e credibilità".


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