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"Lose for Life": il libro dedicato al gioco d'azzardo scritto con il contributo dell'Università di Pisa

Avviso Pubblico e Università di Pisa scrivono un libro sull'overdose da gioco



PISA — L'Italia è un Paese in overdose da gioco, siamo il terzo Paese al mondo, dopo Giappone e Regno Unito, con una spesa totale di 96 miliardi di euro l'anno, 1600 euro a testa. Avviso Pubblico: un'analisi sulla situazione del gioco d'azzardo in Italia Avviso Pubblico, l’associazione nazionale degli Enti Locali e delle Regioni per la formazione civile contro le mafie, attiva in Italia dai tempi dello scandalo di Tangentopoli, ha dato vita al progetto Lose for Life (perdi per la vita) con il contributo dell'Università di Pisa e della rivista Altraeconomia. L'associazione vuole portare alla luce gli aspetti critici, e spesso sottovalutati, del gioco d'azzardo in Italia, un problema sociale che deve coinvolgere da vicino gli amministratori pubblici e che si manifesta sia nelle sale da gioco sia online, su siti come come Cabaret Club ed altri. Non si tratta solo della questione finanziaria, sempre di più i cittadini hanno gettato in slot machine e simili i risparmi di una vita, ma anche di un problema sanitario: la dipendenza da gioco é una vera e propria malattia e come tale va trattata. Secondo l'Istituto di Neuroscienze dell'Università di Cagliari si tratta di un disturbo comportamentale che influenza i meccanismi di gratificazione del nostro cervello e i processi decisionali. Non meno importanti sono le implicazioni criminali del gioco, le mafie fanno investimenti sempre più consistente in questo fiorente mercato, dal nord al sud Italia, nel mondo delle scommesse le notizie di risultati di partite truccate, totalmente o parzialmente, sono all'ordine del giorno. 

Il progetto Lose for Life
L'obiettivo del progetto lose for life é la prevenire e contrastare la patologia da gioco, la corruzione e le intrusioni della criminalità organizzata mettendo al servizio delle amministrazioni pubbliche, a tutti i livelli territoriali, le informazioni acquisite dall'Osservatorio Parlamentare di Avviso Pubblico. Da questa raccolta di dati é nato il libro: lose for life, come salvare un paese in overdose da gioco d'azzardo. Con il contributo del team dell'Università di Pisa, guidato dal Prof. Alberto Vannucci, é stata messa nero su bianco la situazione reale del Paese; hanno contribuito economisti, giornalisti, sociologici, psicologi ed esperti di lotta alla criminalità organizzata. Il libro riporta i dati sul gioco d'azzardo divisi per tipologia e per regione ed i dati sulla presenza delle strutture di cura ed il numero di giocatori patologici censiti. Lose for life, però, non é solo una raccolta di dati ma contiene riflessione e idee su soluzioni pratiche da adottare per la lotta alla dipendenza, riportando le buone pratiche messe in atto da diverse realtà locali sul territorio ed i risultati ottenuti, perché siano spunto per altri amministratori e associazioni attive. É un testo utile anche a chi soffre di questa dipendenza e per i suoi amici e famigliari, in molte zone d'Italia lasciati soli ad affrontare il problema. Oltre al libro, con un progetto di crowdfunding verrà finanziata una borsa di studio per uno studente universitario che collaborerà con Avviso Pubblico. 

Il ruolo della criminalità organizzata nel gioco d'azzardo
Uno degli attori che più guadagna dalla crescita dei giocatori, patologici e non, è la criminalità organizzata. Il dossier Gioco sporco, sporco gioco. L’azzardo secondo le mafie, elaborato dal Coordinamento Nazionale Comunità di accoglienza, dice che globalmente il gioco d'azzardo ha un valore di 470 miliardi di dollari. Riciclaggio di denaro, usura ed estorsione sono le classiche attività mafiose legate al gioco. Negli ultimi anni le normative sul gioco d'azzardo sono andata in una legalizzazione del gioco, online e non, per arginare questo problema anche se ancora molto è da fare, i dati ci raccontano che la mafia si è infiltrata con successo anche nei circuiti legali.

Anche il gioco online è in forte crescita
Ma non ci sono solo le slot machine e i gratta i vinci, agli Italiani piacciono sempre più i Casinò, e visto che sul territorio italiano ce ne sono veramente pochissimi, si rivolgono ad alternative online. La spesa per i casinò online rispetto alla spesa offline sembra irrisoria, ma parliamo di 439 milioni di euro l'anno secondo i dati del 2016, un aumento di spesa del 34% comparata con l'anno precedente. Su queste piattaforme i giocatori possono trovare centinaia di giochi diversi e sono spesso incentivati ad iniziare a giocare da un bonus di ingresso iniziale. Unica tendenza in calo é quella del poker online, anche grazie alla regolamentazione che ha posto un limite dando licenze solo ai Casino online legali.Anche il gioco online può creare dipendenza, in questo caso si entra nell'ambito dell'Internet game disorder, che include anche la dipendenza da video games.


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