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Attualità mercoledì 18 dicembre 2019 ore 08:40

Cooperazione internazionale, i progetti finanziati

Raffaelle Bonsangue al Convegno organizzato da Euromed al Comune di Tunisi

La vicesindaco Bonsangue: “Aiuti concreti dove c'è bisogno e tavoli di confronto con i Paesi del bacino del Mediterraneo”



PISA —  “Dialogo aperto con i Paesi del bacino del Mediterraneo per contribuire a consolidare stabilità e democrazia e contributi concreti affidati a organizzazioni affidabili che operano in scenari di conflitto. Sono queste le due direttrici lungo le quali si concretizza la nostra visione delle politiche di cooperazione internazionale del Comune di Pisa”. A dichiararlo la vicesindaco Raffaella Bonsangue, presentando i progetti finanziati dall’amministrazione comunale nell’ambito della delega alla cooperazione.

Nel dettaglio si tratta di tre contributi assegnati dall’amministrazione comunale per sostenere altrettanti progetti.

Il primo riguarda un contributo di 5mila euro alla Fondazione A.C.S. Aiuto alla Chiesa che soffre per il progetto “A drop of milk” a cui il Comune di Pisa aderisce per il secondo anno consecutivo. Iniziato nel gennaio 2017, il progetto ha come obiettivo fornire latte in polvere a circa 2850 bambini al di sotto dei dieci anni di età della città di Aleppo in Siria.

Il secondo contributo, sempre di 5mila euro è destinato alla associazione di volontariato onlus La città dei bambini che sostiene le attività educative e assistenziali della missione salesiana “Cidade Dom Bosco” in Brasile. Si tratta di un progetto educativo di doposcuola, Bambini e adolescenti felici, con la organizzazione di attività extra scolastiche. Da 12 anni, infatti, il Comune di Pisa ha sottoscritto un patto di amicizia e solidarietà con la città Don Bosco a Corumbà, cittadina di 100mila abitanti nello Stato del Mato Grosso do Sul, al confine con la Bolivia, dove per molti giovani l’unica possibilità di emancipazione è rappresentata dalla scuola. Fondata nel 1961 da padre Ernesto Saksida, la missione accoglie bambini e adolescenti proprio con questo obiettivo, dando istruzione gratuita a circa 2mila studenti e assicurando un doposcuola a 500 ragazzi, unico riferimento per molti che vivono in condizioni di estrema povertà.

Il terzo contributo di 25mila euro è assegnato all’United Nations Development Programme (Undp), organismo delle Nazioni Unite, nell’ambito di un protocollo di intesa firmato per la prima volta fra il Comune di Pisa e l’organizzazione intergovernativa con sede a New York. L’Undp opera in molti ambiti come organo operativo delle Nazioni Unite a livello locale e collabora con partners in molti paesi per promuovere, tra l’altro, azioni finalizzate a sviluppo sostenibile, eliminazione alla povertà, buona amministrazione e rispetto della legge. In questo progetto in particolare il Comune di Pisa contribuisce al ripristino di infrastrutture andate distrutte e deteriorate a causa delle operazioni militari nella regione del Kurdistan nel nord est siriano, e in particolare di un pozzo per estrazione di acqua potabile a favore delle comunità di due città vicine, Tal Tamer e Amuda.

“Le nostre politiche di cooperazione internazionale non si esauriscono con la pur importante partecipazioni a progetti internazionali – commenta il Vicesindaco con delega alla cooperazione internazionale Raffaella Bonsangue –. Come ho avuto modo di dire al recente convegno sulla mediazione dei conflitti e sviluppo delle politiche giovanili organizzato da Euromed al Comune di Tunisi, in Europa la nostra composizione della popolazione è molto diversa da quella dei Paesi del Nord Africa, dove la maggioranza della popolazione è giovane. Per questo riteniamo inoltre che fare rete e confronto con le città del Mediterraneo sia già un modo per capire come una sfida comune possa trovare diverse soluzioni a seconda del contesto di lavoro e delle necessità, ad esempio nella prevenzione della radicalizzazione dei giovani. Le città possono, ad esempio creare dei tavoli di lavoro per la risoluzione dei conflitti, trovare soluzioni a problemi complessi mettendo in relazioni tutti gli attori strategici del territorio e in Italia anche con le Regioni e i Ministeri che siano idonei a uno scambio di buone pratiche e di esperienze, laddove già consolidate, a favore di quei territori in cui la stabilità e l’organizzazione amministrativa non è ancora pienamente matura e efficiente”.

“La cooperazione internazionale di Anci Toscana – ha spiegato Alice Concari - assiste da un punto di vista tecnico i comuni che partecipano a progetti di cooperazione internazionale per sostenere lo sviluppo di governi locali nei paesi in via di sviluppo e lo facciamo facendo riferimento ad enti strategici nella cooperazione internazionale che ci aiutano a capire le reali esigenze delle popolazioni e, quindi, a indirizzare i nostri progetti di cooperazione internazionale. In questo caso ci siamo appoggiati all’Undp, organismo delle Nazioni Unite, che ci ha segnalato questo importante progetto di nella regione del Kurdistan, a cui partecipa il Comune di Pisa.”


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