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Politica sabato 27 giugno 2020 ore 12:00

Cerri,"Tempo scaduto, dimissioni irrevocabili"

Fabrizio Cerri

L'ormai ex segretario provinciale del Pd non è tornato indietro dalla sua decisione come qualcuno gli aveva chiesto. "Tempo scaduto"



PISA — Fabrizio Cerri non torna indietro. La spaccatura nel Pd pisano e la sua "Delegittimazione" messa in primo piano nell'annuncio delle sue dimissioni dalla carica di segretario provinciale restano tali.

E oggi Cerri ha ribadito che "Il tempo è scaduto" e le dimissioni sono "Irrevocabili":
"Lunedì 22 giugno 2020 ho reso nota la mia volontà di rassegnare le dimissioni dalla carica di Segretario Provinciale del PD Pisano per questioni che ho chiarito in conferenza stampa. 

Sono stato eletto con spirito unitario, per portare il PD provinciale fuori dall'immobilismo. Per farlo serve un mandato politico vero e se si pensa di potermi imporre nomi e scelte, se si preparano lettere firmate pensando di condizionare i miei comportamenti, se si fanno articoli sui giornali per condizionare decisioni l'ho detto e lo dico chiaramente: non ci sto. Mi sono reso disponibile a ricoprire il ruolo di Segretario per lavorare a un cambiamento reale rispetto al passato, non per sopravvivere nella gestione di vecchie e dannose dinamiche correntizie e atteggiamenti padronali. 

Subito dopo le mie dimissioni, il Consigliere Regionale Antonio Mazzeo, che ha dato l'impulso per le forzature inammissibili e inaccettabili che ho denunciato dimettendomi, ha chiesto pubblicamente che io rivedessi la mia posizione, revocando le dimissioni. 

Ho visto questo fatto come una novità positiva e un'apertura al dialogo. Per questo, e per il bene della nostra comunità, ho subito dato la disponibilità a prendere in considerazione la revoca delle dimissioni, a patto che si rimuovessero le cause che le avevano determinate. Ad oggi, però, devo constatare che nessuna iniziativa concreta è stata intrapresa da parte dello stesso Mazzeo, neanche una semplice telefonata.

Per questo sono costretto a prendere atto che le sue dichiarazioni altro non erano che semplici auspici e non una chiara e precisa volontà di cambiamento nell'approccio politico. 

Credo si debba definitivamente costatare che nessuna delle condizioni politiche da me poste è stata presa in considerazione. Come se non bastasse proprio in questi giorni e nel mezzo di questa fase delicata, abbiamo addirittura assistito a nuove autocandidature a mezzo stampa per le prossime elezioni regionali, fuori da una discussione del partito e anticipando le regole e gli indirizzi che, la Direzione Regionale del Pd sta definendo. 

Per queste ragioni ritengo che, nell’interesse generale del Partito Democratico, si debba considerare definitivamente conclusa la fase di verifica delle condizioni poste con la richiesta di ritirare le dimissioni, ribadendo che le stesse sono da ritenersi irrevocabili".

Intanto, da registrare l'intervento della consigliera regionale Nardini:

"Leggo fantasiose e ciniche ricostruzioni circa le recenti vicende del PD provinciale, vicende politicamente gravi e dolorose. In tali ricostruzioni si allude a una mia presunta convenienza nel commissariamento del Partito per la mia ricandidatura alle Regionali. È ridicolo, sia perché tale ricandidatura, così come la posizione in lista non dipendono da questo passaggio, sia perché vorrei ricordare a tutti che già mesi fa, quando fu eletto Cerri, c'era l'ipotesi del commissariamento."

"Quella delle dimissioni di Fabrizio Cerri da segretario provinciale del Pd, dopo pochi mesi d’intenso, equilibrato e costruttivo lavoro – dopo il vuoto di direzione del primo partito pisano durato anni e non per caso – non è solo una vicenda interna ad un partito. Vuol dire molto di più e, non sembri contraddittorio, è il segnale che il Pd non rinuncia a prendere l’iniziativa che serve per affrontare la prospettiva. I diktat e le intrusioni denunciate da Cerri si pensava appartenessero ad una stagione passata, drasticamente bocciata anche a Pisa da un congresso e dal buonsenso. Una persona seria non può svolgere il suo compito «a libertà limitata»", è il parere dell'ex sindaco Marco Filippeschi.

"L'ho detto qualche giorno fa in maniera pubblica e lo ribadisco con grande sincerità: spero che Fabrizio Cerri possa ritirare le sue dimissioni perché questo non è il momento delle divisioni interne e delle discussioni a mezzo stampa o sui social. Dopo l'emergenza Covid le famiglie e le imprese chiedono risposte sulla scuola, sulla cassa integrazione, sulle tasse, sulla sanità, ogni giorno viviamo sul nostro territorio più che altrove l'incapacità governativa della Lega e vorrei che il Partito Democratico spendesse tutte le sue energie a occuparsi solo e soltanto di questo. A differenza di chi mi ha rivolto attacchi personali anche pesanti, non ho intenzione di fare la minima polemica. L'unica cosa che chiedo è che possano essere convocati gli organismi del partito in modo da poter discutere e confrontarci lì, e non altrove, sul lavoro da fare tutti insieme per rendere Pisa sempre più centrale nelle politiche regionali", è quanto ha detto Antonio Mazzeo.


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