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Attualità martedì 27 ottobre 2020 ore 17:58

Emergenza Covid, il racconto di Paolo Malacarne

Paolo Malacarne

"Penuria di letti ordinari, intensivi e sub-intensivi". Il primario di anestesia e rianimazione ha raccontato quanto sta avvenendo in ospedale



PISA — "Questa notte verso l’1 sono sceso in consulenza al Pronto Soccorso in area Covid per valutare una malata che stava peggiorando nella respirazione a causa della sua polmonite; guardando la cartella ho visto che era entrata alle 13,30 circa: “ beh, è qui solo da 12 ore” mi è sfuggito questo pensiero a voce alta “Paolo, guarda bene” mi ha detto la collega, “ è entrata alle 13,30 del 25, non di stamani”: la signora era in barella in attesa di ricovero (“ in destino”, come si dice in gergo) da 36 ore; ho rivisto la malata stamani alle 7 e poi alle 10, poco prima che, attorno alle 12 venisse ricoverata". 

Comincia così il racconto di Paolo Malacarne, primario di anestesia e rianimazione a Cisanello. Un resoconto affidato ai social e testimonianza diretta di quanto sta avvenendo all'interno degli ospedali. Nello specifico quello pisano.

"Come sempre succede, il trattamento che ha ricevuto al P.S. è stato corretto, grazie alla professionalità dei medici, degli infermieri, degli oss che ci lavorano", ha aggiunto Malacarne proseguendo il suo post.

"Ma neppure nella fase più critica di Marzo e Aprile i malati hanno mai aspettato così tanto per trovare un posto letto; e stamani assieme a lei c’erano un’altra decina di malati che aspettavano il posto letto in degenza ordinaria, chi da qualche ora chi da più di 24 ore.

Anche i letti intensivi e soprattutto sub-intensivi (per intenderci quelli per i malati che respirano nei caschi o con le maschere a pressione sul viso) cominciano a scarseggiare, e stamani ne erano occupati 26 su 28
Questa penuria di letti ordinari, intensivi e sub-intensivi è oggettivamente purtroppo segno di un “fallimento nella preparazione”.
Per non arrivare a un fallimento negli esiti, dobbiamo prendere decisioni operative alla luce di 2 semplici principi:
1) quando l’80% dei letti destinati ai malati covid sono occupati, si devono immediatamente aprire altri letti, prima che i malati stazionino al P.S. per ore e ore: questa apertura deve essere pianificata “ a gradini” (quanti, quali letti e quale reparto riconvertire a Covid) con tanto di personale medico, infermieristico e oss già definito e formato
2) dal momento che una parte del personale sanitario del nostro Ospedale ha già fatto esperienza dei malati Covid a Marzo-Maggio e ha quindi competenza e professionalità su questa difficile malattia, è quel personale che in prevalenza deve curare oggi i nuovi malati covid positivi

“Andrà tutto bene se saremo capaci di cambiare”: oggi cambiare significa affiancare a chi ha il difficile compito di prendere decisioni operative, medici e infermieri che giorno e notte curano questi malati e quindi conoscono i problemi e spesso hanno anche buone idee per le possibili soluzioni pratiche".


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