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Cronaca giovedì 22 marzo 2018 ore 18:25

Gli abusi sessuali dietro la morte sotto il treno

A dicembre un giovane fu investito da un treno dopo aver incendiato l'auto del suo aguzzino, un pedofilo smascherato e arrestato oggi dalla polizia



PISA — Una vicenda atroce e sconvolgente, che questa mattina ha portato gli agenti della squadra mobile della Questura di Pisa a eseguire un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa del gip del tribunale di Pisa Giulio Cesare Cipoletta, nei confronti di un 75enne pisano, per anni gravitante nelle società sportive giovanili di calcio. L’uomo è accusato di aver compiuto ripetuti atti sessuali e violenze sessuali nei confronti di quattro giovani, all’epoca dei fatti quasi tutti tredicenni, fra quali uno morto tragicamente travolto da un treno in una notte del dicembre scorso.

L’attività investigativa era già nata nell’ambito di un procedimento penale della locale Procura per i reati di violenza sessuale e prostituzione minorile avviato da una denuncia resa da un giovane marocchino, per fatti avvenuti quando era ancora minorenne, denuncia che, sottolineano dalla Questura, "è apparsa oltremodo fondata sulla base delle risultanze investigative".

Un altro evento ha poi indirizzato le indagini. A dicembre due giovani di 19 anni, avendo casualmente scoperto di condividere la terribile esperienza di aver subito abusi sessuali da parte dell’indagato, per vendetta hanno incendiato l’auto del 75enne, auto che era stata teatro delle violenze sessuali poi raccontate agli inquirenti. Purtroppo, da questo gesto, era derivata tragica morte di uno dei due ragazzi, investito dal treno in corsa mentre fuggiva a pochi metri dal luogo dell’incendio.

"Quest’ultimo evento - hanno spiegato dalla Questura - ha indirizzato le indagini in maniera serrata ed ha consentito di acquisire non solo prove per i fatti reato avvenuti in passato, ma di individuare alcune vittime attuali della spregevole condotta dell’indagato, in particolare minori di etnia rom e nordafricana. L’uomo, difatti, da tempo gravitante negli ambienti delle squadre giovanili di calcio locali, avvicinava le giovanissime vittime, millantando di avere contatti influenti con squadre di calcio di serie A e carpendo la loro fiducia di fatto li soggiogava ai suoi voleri".

"È apparso evidente - prosegue la nota della polizia - come l’indagato individuasse, quali vittime, minori che non erano sotto il diretto controllo delle famiglie, di cui agevolmente riuscisse ad ottenere la fiducia, facendo leva sui sogni e le aspirazioni di una carriera calcistica, in tal modo isolandoli. I minori erano accomunati da caratteristiche sociali ed economiche come il disagio, l’emarginazione e il bisogno di denari, e l’indagato li spingeva a sopportare riprovevoli condotte di abuso, prospettando loro un futuro nel mondo del calcio e comunque nell’attesa li accontentava anche solo con qualche sigaretta, un gelato o pochi euro".

La polizia chiede ai cittadini di segnalare alle forze dell’ordine eventuali episodi similari di cui fossero a conoscenza, a qualsiasi titolo, essendo le parti offese soggetti minorenni e per tali motivi non inclini a confidare simili esperienze negative.


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