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Attualità lunedì 14 maggio 2018 ore 15:04

Il laboratorio per le malattie del sistema nervoso

Nasce il laboratorio N2Lab per la ricerca sulle principali patologie del sistema nervoso: scompensi cardiaci, diabete, insufficienza renale, obesità



PISA — Da una convenzione siglata tra l’Istituto di Fisiologia Clinica del Cnr (Ifc-Cnr), l’Istituto di BioRobotica e l’Istituto di Scienze della vita della Scuola Superiore Sant’Anna, la Fondazione Toscana “Gabriele Monasterio”, l’Università di Pisa e l’Aoup-Azienda ospedaliero-universitaria pisana, è nato N2Lab, il primo laboratorio in Italia dedicato alla microneurografia e alla microneurostimolazione.

Le finalità scientifiche del laboratorio si articolano lungo due linee di ricerca. La prima è lo studio della disfunzione del sistema nervoso autonomo (quell’insieme di cellule e fibre che innervano gli organi interni, controllando le cosiddette funzioni vegetative-non volontarie) quale meccanismo fisiopatologico alla base delle malattie cardiovascolari e metaboliche, con metodiche di registrazione del segnale nervoso periferico. In particolar modo, nell’ambito della medicina bioelettronica saranno sviluppati approcci multidisciplinari per la diagnosi precoce e trattamento di patologie cardiovascolari (es: scompenso cardiaco, ipertensione arteriosa), metaboliche (es: diabete, obesità,) e neurologiche, basati sull’utilizzo di apparecchi elettronici che usano micro aghi mini invasivi Questi strumenti sono in grado di registrare, codificare, interpretare e quindi modulare i segnali nervosi diretti a organi periferici. Registrati ed interpretati questi segnali, si potrà procedere anche con percorsi di rigenerazione e recupero funzionale. Gli strumenti sono collocati in una grande gabbia di Faraday, unica in Italia, che garantisce l’isolamento elettrico.

La seconda linea di ricerca, è quella dello sviluppo di protesi “bioniche” in grado di ripristinare artificialmente le informazioni sensoriali ed in particolare la percezione tattile nel soggetto amputato di mano, migliorando la comunicazione tra la protesi e il paziente che la indossa. Le registrazioni neurali periferiche, saranno integrate con registrazioni elettroencefalografiche, al fine di fornire una evidenza neurofisiologica del ripristino della sensibilità tattile.


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