Questo sito contribuisce alla audience di 
QUI quotidiano online.  
Percorso semplificato Aggiornato alle 13:00 METEO:PISA15°  QuiNews.net
Qui News pisa, Cronaca, Sport, Notizie Locali pisa
giovedì 25 aprile 2024
Tutti i titoli:
corriere tv
25 aprile per sempre. Dall’Italia al Portogallo, l’altra Liberazione

Attualità mercoledì 06 maggio 2020 ore 11:35

La Fase 2 a Cnr e Fondazione Monasterio

Il Cnr di Pisa e la Fondazione Monasterio ripartono per la Fase 2: controlli della temperatura, sale di aspetto esterne, esami cardiologici, PET, controlli pacemaker



PISA — L’Area della Ricerca del Cnr di San Cataldo, la più grande del Paese, si rianima, e con la Fondazione Toscana G. Monasterio sono pronti a dare seguito alla Fase2 nel rispetto delle indicazioni del Dpcm. 

Sono due i checkpoint allestiti in Area: uno allestito all’ingresso della zona parcheggi ed è gestito da Croce Rossa, Misericordia, Pubblica Assistenza e Corpo Vigili Giurati per la misurazione della temperatura corporea e dei nominativi del personale autorizzato all’accesso. L’altro checkpoint è interno all’edificio “clinico-sanitario” ed è gestito da personale sanitario della Fondazione G. Monasterio che oltre a misurare la temperatura e a un triage di sintomi e contatti, controlla i nomi degli appuntamenti per i ricoveri, le visite ed esami ambulatoriali. La Croce Rossa e la Pubblica Assistenza hanno montato due tende a supporto delle sale di attesa dove possono rimanere anche i parenti/accompagnatori dei pazienti.

“Siamo pronti a ripartire con la graduale ripresa delle attività lavorative attraverso nuovi modelli organizzativi con la convinzione e determinazione di non lasciare niente al caso e garantire un ambiente di lavoro sicuro; ci sono segnali di fiducia in quanto fatto fino ad ora, e di quanto stiamo facendo perché l’Area si sta rianimando”: dice Ottavio Zirilli direttore dell’Area del Cnr che aveva già applicato le precauzioni di sicurezza ancor prima del lockdown del 9 marzo.

La Fondazione Toscana “G. Monasterio” ha ripreso visite cardiologiche, pneumologiche, metaboliche, gli esami ecocardiografici, i test per l’angina pectoris, gli esami oncologici eseguiti con la PET ed i controlli sui pacemaker così come stanno ritornando alla normalità i posti letto dei degenti. “In piena emergenza e lockdown della prima fase abbiamo comunque eseguito tra le otto e dieci visite cardiologiche urgenti giornaliere – dice il prof. Michele Emdin della Fondazione e della Scuola Sant’Anna – e già adesso siamo risaliti a 30 visite, non solo urgenti, in brevissimo tempo, cui si aggiungono i teleconsulti circa 50 giornalieri”. 

La Fondazione, insieme con AOUP, nella fase acuta pandemica è stata l’hub per malattie cardiovascolari dell’intero territorio mettendosi a disposizione dei presidi ospedalieri anche di Pontedera e Volterra. 

“Esorto alla fiducia nei presidi sanitari tutti i pazienti con patologie cardiovascolari che manifestassero i sintomi di dolore precordiale, affanno, svenimento, palpitazione, perché in queste settimane abbiamo trattato persone con infarto con ritardi anche di tre-quattro giorni. Questo è avvenuto perché molte persone hanno rinunciato, per timore a presentarsi presso le strutture sanitarie. Ma noi non lasciamo, e mai lasceremo indietro nessuno”: conclude Emdin.


Se vuoi leggere le notizie principali della Toscana iscriviti alla Newsletter QUInews - ToscanaMedia. Arriva gratis tutti i giorni alle 20:00 direttamente nella tua casella di posta.
Basta cliccare QUI

Tag
Iscriviti alla newsletter QUInews ToscanaMedia ed ogni sera riceverai gratis le notizie principali del giorno
L'articolo di ieri più letto
L'incidente è avvenuto lungo la statale 106 Ionica, in provincia di Catanzaro. L'uomo sarebbe stato investito da un'auto che non si è fermata
Offerte lavoro Toscana Programmazione Cinema Farmacie di turno

Qui Blog di Nicola Belcari

QUI Condoglianze



Ultimi articoli Vedi tutti

Attualità

Attualità

Cronaca

Attualità