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Attualità martedì 27 ottobre 2020 ore 11:18

"Migliaia di imprese rischiano la chiusura"

"Servono ristori reali e immediati” intervengono CNA Horeca, Bus, Taxi e Ncc della provincia di Pisa. Il teatro:"Divieto di accesso alla cultura"



PISA — “Quanti altri DPCM dovremo attenderci? Dato che siamo in autunno e l’inverno terminerà a marzo 2021, quante altre restrizioni ci saranno? Diciamo questo non per spirito polemico, ma perché dobbiamo sapere cosa dire alle imprese. Perché un’impresa grande o piccola che sia, non lavora alla giornata, ma programma la propria attività” così il portavoce del settore CNA Horeca Pisa Daniele Fagiolini che aggiunge: “La nuova stretta governativa legata all’emergenza sanitaria, seppur motivata dalla priorità di garantire la salute, rischia di mettere definitivamente al tappeto interi settori dell’economia italiana, innescando una crisi sociale pericolosa e senza precedenti nella storia repubblicana."

CNA chiede ristori reali commisurati alle perdite subite, immediati e destinati a tutte le imprese interessate dal provvedimento in aggiunta alla sospensione delle cartelle esattoriali, alla cancellazione dell’Imu, ai crediti d’imposta per affitti e bollette, alla cassa integrazione per i dipendenti. La chiusura delle attività di spettacolo, cultura e tempo libero può avere pesanti ricadute sul sistema Italia peraltro a fronte di non accertate conseguenze dirette sulla diffusione del contagio”. La ristorazione bloccata si riflette negativamente su molti altri settori: operatori dello spettacolo, trasportatori, tassisti e ncc, tintolavanderie, operatori turistici, alberghi, arredatori, mercati ambulanti ed altro ancora".

Conseguenze ben avvertite, fra gli altri, dalle categorie del trasporto persone.

“A tal fine sarebbe, ed è, stato sicuramente più efficace assicurare la distanza interpersonale sui trasporti pubblici – ha aggiunto Riccardo Bolelli portavoce CNA Bus nazionale e di Pisa - avvalendosi delle disponibilità che abbiamo più volte dichiarato dei mezzi delle imprese private del trasporto persone con le quali stiamo già lavorando a sostengo del TPL, e confidiamo che gli stanziamenti aggiuntivi messi a disposizione dalla Regione Toscana e l’abbassamento delle capienze possano davvero offrire una risposta efficace ai rischi di contagio e un maggiori utilizzo delle nostre flotte. Necessari anche maggiori controlli a bordo”.

“Manca però il supporto al TPL che potrebbe essere offerto dalle vetture di autonoleggio e taxi. Su questo fronte niente ancora è stato fatto – lamentano Claudio Sbrana CNA Taxi Pisa e Roberto Lucarelli CNA Ncc Pisa – né gli interventi per le città d’arte, né misure concrete di integrazione dei nostri servizi con il TPL. Più controlli mirati e meno interventi a pioggia avrebbero sortito risultati maggiormente efficaci sul fronte della prevenzione".

A soffrire, come detto, è anche il settore della cultura. Il teatro Nuovo di Pisa fa una riflessione: "Il nostro teatro deve chiudere. Nonostante tutti i nostri sforzi per rispettare le nuove regole, nonostante la tracciabilità totale degli spettatori, garantita dal fatto che per emettere biglietti è necessario fornire nome, cognome e numero di telefono; nonostante il numero più che dimezzato di posti a sedere per garantire la distanza tra persone, i controlli della temperatura all'ingresso, i gel igienizzanti messi a disposizione, l'aumento delle porte di uscita da una a tre, la sanificazione dell'intera sala e poltroncine, le pulizie frequenti di tutti gli ambienti. Ci interroghiamo sul nostro futuro e, nel farlo, non possiamo esimerci dal criticare i nuovi provvedimenti. Questa nostra critica non deve essere scambiata per una negazione della situazione emergenziale in cui ci troviamo, né tantomeno per una presa di posizione politica. Questa critica emerge da quanto abbiamo visto nel nostro teatro e quanto ci abbiamo lavorato per adeguarlo alla situazione, che, ribadiamo, non abbiamo mai sottovalutato. Visto tutto ciò che abbiamo fatto, cioè tutto il possibile, questa nuova chiusura forzata ci pare quantomeno poco comprensibile. 

Con queste amare considerazioni, ci accingiamo ad annullare eventi, spettacoli e concerti nel nostro teatro, augurandoci che questo ulteriore mese di stop forzato non sfoci in una chiusura definitiva, promettendovi che ce la metteremo tutta perché ciò non avvenga".


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