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Attualità lunedì 11 gennaio 2021 ore 19:00

Rientro alle scuole superiori, buona la prima

Tutor e polizia municipale alla stazione degli autobus

Ritorno sui banchi, seppur al 50 per cento, per gli studenti degli istituti superiori. Tutor alle fermate per evitare assembramenti sugli autobus



PISA — Certo non è stato un ritorno alla normalità ma almeno qualcosa si è mosso. Dopo settimane chiusi in casa per l'emergenza coronavirus, gli studenti delle scuole superiori della Toscana - come di Abruzzo e Valle d'Aosta - sono oggi tornati nei loro istituti, rivedendo così insegnanti e compagni, tra belle emozioni e un inevitabile iniziale spaesamento. Il piano della Regione ha previsto rientri in classe al 50 per cento e il rafforzamento del sistema dei trasporti. In provincia di Pisa sono stati 32 gli auotobus in più impiegati su tutto il territorio da Ctt Nord, con il ricorso alle ditte private, in accordo con Provincia e Prefettura.

Si pensi che su 17mila studenti delle scuole superiori della provincia di Pisa sono almeno 5.000 quelli che raggiungono i rispettivi istituti usufruendo del trasporto pubblico locale extraurbano. Così, a partire da oggi, sono 21 le fermate che, considerate critiche, sono state presidiate dai tutor del progetto "Ti accompagno", in alcuni casi affiancati da agenti della polizia municipale. Che però si sono limitati ad osservare il buon scaglionamento della salite e discese dagli autobus, perché in sostanza tutto è filato liscio

"Le stesse operazioni di entrata e uscita dagli istituti hanno fatto registrare un determinante contributo di attenzione da parte degli studenti - hanno fatto sapere dalla Provincia di Pisa -, attenti al rispetto delle regole in tema di distanziamento e dispositivi di protezione. In tutti i siti e ad ogni snodo del trasporto si è attivato il dispositivo messo in campo da Prefettura, Regione, Provincia, Comuni, amministrazione scolastica, azienda di trasporto e volontari. Adesso si proseguirà nel verificare che il sistema messo a punto funzioni, agendo al fine di razionalizzare le direttrici del traffico privato in prossimità degli istituti e la distribuzione dell’utenza su tutta l’offerta disponibile, oltre a garantire il miglior raccordo tra corse e orari scolastici".

Ci saranno due incontri al giorno, in videoconferenza, tra i diversi enti per monitorare l'andamento in tutti i territori e calibrare ulteriormente i servizio e le misure.

“Una partenza incoraggiante - ha commentato il presidente della Provincia, Massimiliano Angori - grazie alla messa a punto di un vero e proprio sistema, frutto di settimane e settimane di lavoro del Comitato regionale e dei Comitati provinciali, prima coordinati dalla Regione e poi dai Prefetti. L’obiettivo è quello di far tornare i ragazzi in classe in sicurezza; e per questo non ci fermiamo, ma continuiamo a lavorare in un’assidua e quotidiana opera di monitoraggio, con il coordinamento della Regione Toscana, perseguendo l’obiettivo di rendere sempre più efficiente il servizio e di intervenire tempestivamente per le eventuali criticità che si dovessero presentare. Un’operazione di sinergia tra istituzioni pubbliche e organismi privati, finalizzata a garantire il diritto allo studio conciliandolo con la sicurezza degli studenti”.

Tra le zone più sotto pressione, ovviamente, la stazione degli autobus di Pisa in via Battisti e le pensiline allo stadio di Pontedera, a servizio del villaggio scolastico. Qui era presenta l'assessora regionale a istruzione e formazione, Alessandra Nardini.

"Abbiamo lavorato senza sosta per arrivare a questo risultato - ha commentato - ed è un giorno importante per tantissime ragazze e tantissimi ragazzi, che hanno affrontato sacrifici pesantissimi. Ho visitato personalmente le scuole del villaggio scolastico di Pontedera, entrando in quello che è stato il mio Liceo, il "XXV Aprile" e confrontandomi poi con i dirigenti scolastici di altre realtà, come l'Its Marconi, l'Ipsia Pacinotti, il Liceo Montale e l'Istituto tecnico commerciale Fermi. Sono anche stata alla fermata bus del villaggio, verificando l'afflusso e l'arrivo dei mezzi aggiuntivi".

"Attenendoci sempre alle indicazioni nazionali - ha aggiunto -, abbiamo avuto come obiettivo fisso quello di riportare in presenza il massimo numero di studentesse e studenti consentito. Il risultato di oggi è molto importante, per loro e per tutto il mondo della scuola, e continueremo a monitorare scrupolosamente la situazione, aggiornando ogni decisione sulla base dei dati e degli orientamenti forniti dal Governo.


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