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Politica martedì 09 febbraio 2021 ore 10:19

Vendita della Mattonaia, quinta asta deserta

Il cortile interno della Mattonaia

Ancora una volta nessuno si è fatto avanti per rilevare dal Comune il complesso abbandonato che si trova dietro San Michele in Borgo



PISA — Quinta asta deserta per la vendita della "Mattonaia", il complesso immobiliare mai utilizzato e oggi abbandonato che si trova dietro la chiesa di San Michele in Borgo. Nonostante i prezzi ribassati nessuno si è fatto avanti per sollevare il Comune di Pisa da quello che è oramai un peso, oltre che un "buco nero" nel cuore delle città. Con i bandi di gara - due le aste promosse dalla precedente amministrazione, tre dall'attuale - l'amministrazione ha sperato, finora senza risultati, sia di fare cassa sia di arrivare alla riqualificazione dell'area da parte di un privato.

Da palazzo Gambacorti non sono arrivati commenti mentre dall'opposizione c'è chi incalza. "Non c'è 2 senza 3 - ha commentato Francesco Auletta (Diritti in Comune), - .È andato nuovamente deserto il bando per la svendita della Mattonaia da parte della Giunta Conti. Tre gare in poco meno di 3 mesi senza alcuna offerta nonostante il prezzo sempre al ribasso, come abbiamo denunciato più e più volte".

"Cosa vorrà fare ora la Lega? - domanda Auletta - Demolirla come proponeva qualche esponente della maggioranza? Provare ad andare a trattativa privata a prezzi ancora inferiori? Noi da sempre siamo contrari alla alienazione. La Mattonaia oggi può essere parte di una risposta a bisogni sociali crescenti utilizzando le abitazioni come alloggi sociali e destinando i locali a piano terra per fini commerciali e/o associativi e/o per spazi di coworking, attraverso un progetto partecipato dai cittadini e dalle cittadine per definire gli usi migliori, nel pieno rispetto della conservazione e valorizzazione del patrimonio storico artistico che oggi l’immobile rappresenta. A tutto questo si aggiunge la necessità di riapertura e fruizione pubblica della piazza retrostante la Chiesa di San Michele in Borgo, che invece si vuole vendere e privatizzare".


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