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Cronaca venerdì 07 febbraio 2014 ore 13:15

Rappresenta il 6% delle demenze degli over 65. Dell'idrocefalo normoteso si parla a Pisa

Riccardo Vannozzi, direttore Neurochirurgia Aoup e responsabile scientifico del congresso

Trattati 30 casi l'anno. L'incidenza è di circa 70 nuovi casi per anno in tutta la Toscana: la diagnosi è fondamentale



PISA — Rappresenta una percentuale variabile tra ’1 e 6% del totale delle demenze diagnosticate negli over 65.

L'idrocefalo normoteso è una patologia ancora largamente sconosciuta, tanto che i suoi sintomi (difficoltà nel camminare, deficit cognitivo, incontinenza) sono spesso confusi con quelli dell’'Alzheimer, del Parkinson o di altre forme di demenza senile. Per saperne di più, se ne parla l’'8 febbraio a Pisa, alle 8,45, all'’Ente Parco San Rossore.

La neurochirurgia offre ai pazienti affetti da idrocefalo normoteso prospettive di piena guarigione che, a fronte di una diagnosi tempestiva, sfiorano la totalità dei casi. E in tempi molto stretti: nella maggior parte dei pazienti, la dimissione dall’'ospedale avviene nell’'arco delle 24 o 48 ore successive all'’intervento.

A Pisa vengono trattati circa 30 casi l'anno. L'incidenza stimata della patologia è di circa 70 nuovi casi per anno in tutta la Toscana cui si aggiungerebbero tutti i pazienti già affetti dalla patologia ma non ancora diagnosticati per un bacino potenziale al momento non conosciuto.

Il percorso diagnostico è, infatti, il momento centrale: una diagnosi errata può significare per il paziente la condanna all’'accettazione di una terapia inadeguata e a una condizione di incurabilità. Viceversa, un percorso che dal medico di famiglia porti al neurologo e quindi al neurochirurgo, si traduce nella maggioranza dei casi in un esito positivo.

A differenza delle patologie con cui è spesso confuso, l'’idrocefalo normoteso è trattabile con un intervento neurochirurgico di durata mediamente inferiore ai 60 minuti. Grazie all’'impianto di una valvola semplicemente gestibile e regolabile, l’'eccesso di liquido nel cervello viene drenato e incanalato verso un'’altra parte del corpo, dove può essere assorbito dal flusso sanguigno.

I tre classici sintomi dell'’idrocefalo sono difficoltà nella deambulazione, deficit cognitivo e incontinenza. Dal punto di vista fisiologico, l'’idrocefalo normoteso è causato da un eccessivo accumulo di liquido nelle cavità o nei ventricoli del cervello. Tendenzialmente, colpisce persone sopra ai 60 anni di età.


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