Fontanelli e Calvosa in Cassa Depositi e Prestiti

ROMA — Ci sono anche due pisani tra i designati per i cda di due società della “cassaforte dello Stato”. L’ex sindaco Paolo Fontanelli e l’avvocato Lucia Calvosa sono stati indicati per i consigli di amministrazione di due partecipate della Cassa Depositi e Prestiti. E non di due partecipate qualsiasi della Spa controllata dal ministero dell’Economia e delle Finanze che gestisce il risparmio postale.

L’avvocato Calvosa, professore ordinario di diritto commerciale dell’Università di Pisa, è stata designata per il cda di Invitalia Ventures Sgr, la struttura a cui fa capo il fondo che ha in dote fino ad un miliardo di euro. Invitalia Ventures è la società di gestione del risparmio che gestisce fondi chiusi riservati che investono nel capitale di rischio di startup e Pmi in Italia, in partnership con operatori nazionali ed internazionali. Gestisce il fondo di venture capital “Italia Venture I”, dedicato a startup e Pmi innovative, e il fondo di private equity “Italia Venture II-Fondo Imprese Sud” dedicato alle Pmi del Mezzogiorno che operano soprattutto nei settori con alto potenziale di sviluppo tra cui agroalimentare, meccatronica, medicale, turismo e moda.
Per la carica di amministratore delegato del fondo è stato nominato l’ex presidente della Fondazione Vodafone Italia, Enrico Resmini. Tra i candidati per il cda anche Marco Bellezza, ex consigliere per l’innovazione del ministro Luigi Di Maio.

L’ex sindaco e deputato Paolo Fontanelli, vicino al ministro Roberto Speranza (LeU), è stato invece indicato per il cda di Cdp Immobiliare Srl, società interamente partecipata da Cassa Depositi e Prestiti Spa, attiva nella riqualificazione urbanistica e nella commercializzazione del patrimonio immobiliare di proprietà. «Cdp Immobiliare è tra i maggiori operatori attivi nella valorizzazione attraverso operazioni di sviluppo e di trasformazione del vasto patrimonio immobiliare di proprietà, su tutto il territorio nazionale», si legge nella presentazione ufficiale.

Nel portafoglio di Cdp Immobiliare Srl ci sono anche due proprietà che rappresentano altrettante partite urbanistiche strategiche nello sviluppo della città: l’ex distretto militare Curtatone e Montanara e l’ex caserma Artale. Le due grandi strutture sono state acquistate di recente dal fondo e ora devono essere valorizzate e trasformate con piani di recupero. Per l’ex distretto militare (7mila mq di costruzioni e verde nel quartiere di San Martino) le funzioni prevalenti dovranno essere servizi pubblici ed abitazioni speciali con preferenza per housing sociale e residenza collettiva. Per l’Artale (13.606 mq tra via Roma, via Savi, via Nicola Pisano e via Derna a ridosso del Santa Chiara) le funzioni prevalenti dovranno essere residenze ordinarie e specialistiche (studenti) e ricettive-turistiche.

Finora il Comune di Pisa ha rivelato contatti con il fondo per il piano di recupero dell’ex distretto, mentre non è stata ancora approfondita la possibile trasformazione dell’Artale, che ora Palazzo Gambacorti vorrebbe collegare, come previsione urbanistica, al piano Chipperfield per l’area del Santa Chiara una volta trasferite tutte le cliniche a Cisanello. —

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