Questo sito contribuisce alla audience di 
QUI quotidiano online.  
Percorso semplificato Aggiornato alle 08:52 METEO:PISA10°18°  QuiNews.net
Qui News pisa, Cronaca, Sport, Notizie Locali pisa
martedì 19 marzo 2024
Tutti i titoli:
corriere tv
Caldo record in Brasile, percepita temperatura di 62,3°: la più alta degli ultimi 10 anni

Cronaca martedì 12 agosto 2014 ore 17:18

Stupro in villa, due ragazzi in manette

L'esame tossicologico rileva la presenza della "droga dello stupro" nei drink. Secondo gli inquirenti, potrebbe non essere stata la prima volta



PONTEDERA — Prima la invitano in piscina con un'amica, in una sera di inizio estate, con la scusa di fare un tuffo, poi la drogano per indurla ad avere un rapporto sessuale e la stuprano. Una vicenda dai contorni torbidi maturata tra alcuni giovani maggiorenni della Valdera. Proprio quando pensavano di averla fatta franca però per i due stupratori si sono spalancate la porte del carcere.

A tradire i due ragazzi e fornire conferma di quanto raccontato dalla vittima sono state le bottiglie vuote lasciate nella villa dove avevano consumato la violenza sessuale gli inquirenti in quelle bottiglie infatti hanno trovato tracce di Ghb la droga dello stupro, un anestetico, capace di annullare la volontà della vittima e renderla apparentemente consenziente ai rapporti sessuali.

Ma la situazione potrebbe essere più grave di quanto appare secondo gli inquirenti quella sostanza e quel metodo, ovvero di condurre ragazze nella villa di famiglia di uno dei due e poi drogarle per consumare rapporti sessuali contro la loro volontà lo avevano già sperimentato. Questa è l'ipotesi su cui gli inquirenti del commissariato di Pontedera e i magistrati stanno ancora lavorando sulla base delle intercettazioni raccolte in oltre un mese di indagini serrate.

La vicenda in questione però è accaduta a inizio estate, quando i due giovani convincono la ragazza insieme a un'amica a partecipare a un tuffo in piscina e portano una bottiglia di vodka e una di una bibita analcolica. La ragazza ingoia la bevanda priva di alcol a bordo vasca e nel giro di breve tempo perde il controllo. 

A quel punto non è più in grado di opporsi alle avance dei due giovani e consuma con loro un rapporto sessuale. L'amica che rimane sobria viene invitata dai due ad unirsi al “gioco erotico”, ma si rifiuta. Al termine della serata, a notte fonda la ragazza che non si sente bene viene accompagnata a casa e solo il mattino seguente si accorge di avere un buco di memoria di diverse ore. Parla con l'amica che le racconta che ha avuto un rapporto sessuale con entrambi i giovani e a quel punto inizia a ricordare.

La giovane si reca la pronto soccorso con il sospetto di essere stata drogata e la certezza di essere stata violentata. I medici la visitano, segnalano la cosa alla polizia e si confrontano con il centro antiveleni di Milano. Inoltre la presunta vittima va anche in carico al cosiddetto progetto “codice rosa”, attivato tra forze dell’ordine, servizi sanitari e servizi sociali al fine di tutelare i soggetti deboli da ogni forma di violenza.

Dopo le prime analisi sulla ragazza non emerge nessun elemento che confermi l'ipotesi dell'utilizzo dell'Ghb. Ma gli inquirenti coordinati dal sostituto procuratore Mantovani continuano le indagini, da un lato pongono sotto intercettazione i ragazzi, dall'altro scatta una perquisizione autorizzata dal Gip su richiesta del Pm nella villa, dove vengono rinvenute le due bottiglie una di vodka e l'altra di una bevanda analcolica. I due contenitori vengono inviati all'istituto di medicina legale di Pisa, dove le analisi confermano la presenza della droga dello stupro, il Ghb. A quel punto nella giornata di sabato scorso sulla base degli elementi probatori scatta l'arresto dei due ragazzi, che ora sono al Don Bosco e nella mattinata di oggi si è svolto l'interrogatorio di garanzia davanti al Giudice per le indagini preliminari che ha convalidato gli arresti.

Le indagini sono tutt'altro che chiuse. Dalle intercettazioni degli inquirenti che hanno riguardato le chat facebook e di altri social media e le varie messaggistiche dei due ragazzi con amici e coetanei, gli inquirenti hanno motivo di credere, che i due avessero già sperimentato la tecnica in altre occasioni, magari sempre nella villa di famiglia di uno dei due e forse sempre utilizzando la droga dello stupro, ma su questo gli inquirenti stanno ancora lavorando. Per ora i due dovranno rispondere dell'ultimo episodio, quello da cui sono partite le indagini. 


Se vuoi leggere le notizie principali della Toscana iscriviti alla Newsletter QUInews - ToscanaMedia. Arriva gratis tutti i giorni alle 20:00 direttamente nella tua casella di posta.
Basta cliccare QUI

Ti potrebbe interessare anche:

Tag
Iscriviti alla newsletter QUInews ToscanaMedia ed ogni sera riceverai gratis le notizie principali del giorno
L'articolo di ieri più letto
Grazie a Riccardo D'Ignazio e Joshua Frontini, originari di Fauglia, l'attività che ha compiuto 100 anni nel 2023 riaprirà al pubblico
Offerte lavoro Toscana Programmazione Cinema Farmacie di turno

Qui Blog di Nadio Stronchi

QUI Condoglianze



Ultimi articoli Vedi tutti

Cronaca

Attualità

Attualità

Attualità