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Cronaca giovedì 17 settembre 2020 ore 12:00

Cannabis e derivati, sequestrata una piantagione

Sequestrati 330 kg di derivati della canapa sativa, 3000 mq di terreno agricolo e 900 piante in seguito a un indagine delle fiamme gialle di Pisa



VERSILIA — Le indagini della Guardia di Finanza sono iniziate nel gennaio di quest’anno, quando, all’Aeroporto di Pisa, due passeggeri provenienti dalla Spagna sono stati segnalati dall’unità cinofila. Approfondendo il controllo i finanzieri non hanno trovato alcuna sostanza stupefacente ma oltre 20mila euro in contanti, e i due hanno spiegato di essere in Italia per l’acquisito di canapa, direttamente da un produttore della Versilia.

La procura di Lucca ha così aperto un fascicolo e le indagini hanno consentito alle fiamme gialle pisane, in pochi mesi, di scoprire un’intera filiera della produzione e della commercializzazione di prodotti derivati dalla canapa "light", che iniziava con l’acquisito dei semi e finiva con la vendita dei derivati (infiorescenze, cime, resine ed oli).

Da due anni la canapa "light" veniva coltivata in Versilia e i prodotti derivati venduti attraverso siti web, social media e distributori automatici dislocati su tutto il territorio nazionale.

Il monitoraggio dei movimenti dell’organizzazione e le notizie acquisite anche attraverso l’attivazione delle forze di polizia degli altri paesi europei interessati, hanno consentito di stringere il cerchio sui sospettati, proprio mentre stavano curando le fasi di una nuova spedizione di sostanza ritenuta illegale dagli investigatori. 

Il rinvenimento di circa 80 kg di infiorescenze all’interno di un furgone, noleggiato per l’occasione, ha fatto scattare l’intera operazione denominata "Sweet Seeds". Che si è conclusa con l’arresto in flagranza di reato dei responsabili di origine spagnola - un procacciatore di affari, un imprenditore e un esperto in botanica -, nonché con il sequestro di ulteriori 250 kg di derivati della canapa, unitamente ad un terreno agricolo di 3000 mq utilizzato per la coltivazione di oltre 900 piante.

Oltre 3 milioni di euro il giro d'affari stimato in due anni di attività.


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