Attualità

A ruota libera: città d'arte e accessibilità

E' nata la nuova guida turistica che ha lo scopo di guidare i disabili verso itinerari a bassa presenza di barriere architettoniche

Monica Quassinti e Gianfranco Conti

Un progetto per un turismo accessibile appositamente studiato per le persone con difficoltà motoria che parte dalla Toscana. È A ruota libera, la guida turistica ideata dalla fondazione Cesare Serono e che si sta realizzando grazie alla collaborazione con le amministrazioni comunali delle città d’arte toscane. Da oggi la guida di Pisa e Lucca si affianca a quella di Firenze con lo scopo di identifica e descrive un itinerario che tocchi i siti accessibili anche a chi ha problemi con scale e strade sconnesse. Disponibile al momento solo in lingua italiana, presto lo sarà anche in inglese.

A presentare il progetto progetto l’assessore al Sociale del Comune di Pisa e presidente della Società della salute Sandra Capuzzi e Gianfranco Conti, direttore generale della fondazione Cesare Serono, promotrice e finanziatrice del progetto.

“L’idea è nata dalla considerazione che le città italiane non possono essere considerate alla portata di tutti, perché scale, marciapiedi sconnessi, mezzi pubblici non sempre dotati degli ausili idonei possono rendere gli spostamenti di una persona a mobilità ridotta molto simili a un percorso a ostacoli – spiega Gianfranco Conti – L’Italia in ambito comunitario non è certo tra le nazioni che spiccano per l’attenzione all’accessibilità delle proprie città e questa guida rappresenta uno strumento utile per diffondere la cultura del turismo per tutti".

Ha preso parte alla presentazione anche la tennista Monica Quassinti: "Pisa, come ogni città medievale, ha le sue problematiche a livello di accessibilità. Succede quindi, che per prestare attenzione ed evitare buche e barriere architettoniche, una persona disabile sia costretta a guardare in terra, piuttosto che poter alzare lo guardo e godere delle meraviglie che il nostro paese ha da offrire. La guida A ruota libera dice le cose come stanno, nel bene e nel male, dando la possibilità di scegliere il percorso migliore per le proprie esigenze".

Se la fondazione Cesare Serono è la promotrice e la finanziatrice del progetto, Pierluca Rossi ne è il principale interprete. Dopo aver girato il mondo per più di 20 anni con la videocamera in mano realizzando documentari e reportage per i principali canali televisivi e/o riviste, a Pierluca è stata diagnosticata la sclerosi multipla che in pochi anni lo ha portato alla sedia a rotelle. Non si è abbattuto e ha continuato a fare il suo mestiere: “Dopo anni passati a combattere la mia malattia – dice Pierluca Rossi – che mi ha spesso confinato in casa, ho capito che a tutti quelli che utilizzano una sedia a rotelle servivano una motivazione e uno strumento. La motivazione sono le bellezze di cui l’Italia è ricca, e lo strumento sono i nostri itinerari che permetteranno a quelli come me di apprezzarle in tutta sicurezza”.

E' costante l'impegno dell'amministrazione per abbattere le barriere. Rendere Pisa vivibile per le persone disabili significa renderla più vivibile per tutti -commenta l’assessore Sandra Capuzzi- perchè significa facilitare la vita anche alle mamme con i passeggini e agli anziani, che per certi versi possono avere le stesse difficoltà delle persone disabili".

Sottolineando  quanto possa essere difficile rendere le città medievali idonee alla loro fruizione da parte delle persone disabili, Conti conclude: "Quello per per l'Italia è un vanto a livello internazionale, è sicuramente anche un limite, perché è molto più facile costruire con l'ottica dell'accessibilità piuttosto che rendere a portata di disabile strade ed edifici storici. La guida vuole offrire informazioni utili sul grado di accessibilità dei percorsi e sui servizi offerti dai luoghi d'interesse e di ristoro, con l'obiettivo di non far trovare nessuno di fronte ad una barriera insormontabile".

La guida turistica A ruota libera è disponibile nelle librerie e scaricabile su smartphone e tablet ma, rivelano dalla Fondazione, in progetto c'è anche un'applicazione.