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Accoglienza a San Rossore, Bani replica ad Auletta

La collocazione di alcuni minori profughi a Cascine Nuove non convince Una Città in Comune, ma il presidente del Parco ha risposto presente

La decisione della Prefettura di individuare come luogo di accoglienza per migranti minorenni nelle strutture del Parco di San Rossore fa discutere. Se dal capogruppo di Una Città in Comune, Ciccio Auletta, è arrivata una bocciatura, il presidente Lorenzo Bani ha espresso le sue motivazioni.

"Sono d'accordo con le motivazioni del consigliere Auletta: per l'accoglienza dei minori profughi ci sarebbero scelte migliori del Parco, almeno per le ragioni logistiche - ha spiegato - ma ho ritenuto di dare una disponibilità di fronte al grido di allarme lanciato dalla Prefettura rispetto all'immobilismo di altri soggetti".

"Ritengo etico e morale, in mancanza di alternative, dare una risposta positiva, che sia anche un segnale per muovere le coscienze e allargare le possibilità di ospitalità - ha puntualizzato - l'esperienza degli scorsi anni a Piaggerta fu disastrosa perché in un luogo in mezzo alla Tenuta lontano da tutto e senza possibilità di relazioni sociali. A questa ipotesi, infatti, ho dato parere negativo".

Per i minori, la scelta è invece quella di Cascine Nuove. "Qui alloggeranno in una situazione sociale ben diversa, vicino alla chiesa, con alcune famiglie dei dipendenti del Parco presenti, con la vicinanza delle associazioni ambientaliste, con un progetto che potrebbe permettere loro di vivere la natura - ha chiarito - non la ritengo una proposta oscena. Non mi piace che si neghi questa opportunità, in netto contrasto con gli ideali che spesso Auletta richiama".

"Meglio allora girarsi dall'altra parte, dire che non arriva il trasporto pubblico, perdere questa disponibilità e sperare nelle mitiche scelte politiche di un'accoglienza migliore, che anche io auspico ma che non vedo arrivare? - ha concluso Bani -anche io ho ricevuto alcune preoccupazioni all'interno del Parco, con motivazioni diverse, ma per la mia sensibilità politica ritengo che sia necessario dare un segnale. Infine, sul trasporto pubblico, anche noi lo diciamo da tempo: serve un miglioramento".