Cronaca

Accoltella il vicecomandante della municipale

Arrestato per tentato omicidio, resistenza, violenza e lesioni personali, è stato processato questa mattina per direttissima e rimesso in libertà

Il vicecomandante Paolo Migliorini

Il Vicecomandante Paolo Migliorini è intervenuto in difesa di una collega aggredita da uno degli occupanti dell'insediamento. L'uomo ha reagito ferendo l'ufficiale con una lama di 20 cm. Il fatto è avvenuto in Golena d'Arno, dove gli agenti della polizia municipale unitamente alla polizia di stato stavano abbattendo e sgomberando un insediamento abusivo tra i canneti.

A compiere il gesto,Victor Aurel, di 48 anni, senza fissa dimora, pregiudicato per lesioni gravi, porto abusivo di arma e rapina e senza occupazione lavorativa.

Il tutto è iniziato quando l'uomo ha chiesto di prelevare gli effetti personali dal canneto. Forse nel tentativo di ritardare le operazioni di abbattimento, il soggetto si è dilungato iniziando a rovistare nella spazzatura. Quando una agente della Polizia Municipale gli ha chiesto di sbrigarsi, l’uomo le è saltato addosso ed ha cominciato a spintonarla violentemente gridando: “Tu sei donna e non conti un ca**o. L’uomo sono io” 

In difesa della collega è quindi intervenuto il Vice Comandante del Corpo Paolo Migliorini.

Il rumeno ha reagito con le mani, cercando di colpirlo al volto, ha estratto un coltello da un secchio di metallo che aveva portato poco prima. Il Migliorini gli ha intimato di gettarlo a terra, ma lo straniero si è avventato su di lui sferrandogli una coltellata. Solo la prontezza di un operaio della ditta proprietaria della ruspa ha evitato il peggio per l’Ufficiale, che, tirato energicamente per la maglia, è stato ferito alla mano sinistra. Solo alla vista dell’arma di ordinanza puntata, l'aggressore ha gettato a terra il coltello.

L’agente ed il vicecomandante hanno riportato lesioni medicate al pronto soccorso con prognosi di 7 giorni.

L'agente ha riportato una distorsione del polso destro, il vicecomandante una ferita da taglio alla mano sinistra e un'ipoacusia all'orecchio sinistro a seguito di un pugno alla base del cranio.

Il rumeno ha poi dato in escandescenza nuovamente dentro gli uffici del Comando, dove, liberatosi delle manette ha cercato di colpire gli agenti preposti alla sorveglianza.

Durante la perquisizione l’uomo è stato trovato in possesso di un grosso paio di forbici (lunghezza 20 cm) nascoste nei pantaloni e di 1700 euro in contati in banconote da 500 e 100.

Arrestato per tentato omicidio, resistenza, violenza e lesioni personali, l'uomo ha passato la notte in cella ed è stato processato questa mattina per direttissima per i reati di resistenza e violenza a pubblico ufficiale e per lesioni personali, con stralcio dell’accusa di tentato omicidio ad un successivo procedimento penale.

Condannato a due anni di reclusione, col rito alternativo del patteggiamento, gli è stata concessa la sospensione condizionale ed è stato, quindi, rimesso in libertà.

Richiesto per lui, ora, un provvedimento di espulsione dal territorio dello Stato, pur se comunitario, in quanto pericoloso per la sicurezza pubblica.