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Aeroporti verso la fusione, "Pisa resta low cost"

I problemi di concorrenza, secondo Naldi "Sono un dialogo tra sordi". E a Rossi dice: "Infrastrutture subito"

"Un dialogo tra sordi". Le ha definite così, il presidente di Corporacion America Italia Roberto Naldi, le preoccupazioni sulla concorrenza tra gli aeroporti di Pisa e Firenze. 

In un'intervista telefonica a Punto Radio, Naldi ha precisato: "Non abbiamo investito 75 milioni di euro sullo scalo di Pisa per depotenziarlo". 

Precisando che quella in atto tra i due aeroporti gestiti da Sat e Adf (ma dei quali Corporation America è socio di maggioranza) è una fusione, da completare entro gennaio, Naldi ha esplicitato le vocazioni dei singoli scali, dando credito a chi temeva che quello di Pisa avrebbe accolto in prevalenza voli low cost. 

Un timore, rivelatosi fondato, che aveva fatto temere sindacati e indotto del Galilei e che è una delle motivazioni per cui Pisa, l'allungamento della pista di Peretola e la privatizzazione del suo aeroporto, proprio non la voleva. 

A riguardo, il calcolo di Naldi è stato semplice: "Aumentando destinazioni e frequenza di voli su Pisa, ci saranno più passeggeri, 7 milioni l'obiettivo previsto e quindi anche più potenzialità per l'indotto". 

Naldi non vuole parlare dei politici, ma alla Politica, una responsabilità la attribuisce: "Sono stati usati troppo i tempi della politica. Noi, però, usiamo quelli più veloci di economia e finanza". Per questo Naldi sollecita: "Ci vuole subito un treno veloce, che completi PisaMover e tramvia a Firenze. Quello delle infrastrutture è un nodo importante, sul quale il governatore Rossi deve darci risposte veloci". 

Secondo quei tempi, Peretola sarà pronta nel 2017 e misurerà 2.400 metri, come stabilito da Enac.