Cronaca

Aeroporto, il Pd versa "lacrime di coccodrillo"

Secondo i parlamentari toscani del Movimento 5 Stelle, sugli scali di Pisa e Firenze "sta recitando troppe parti in commedia"

“Lacrime di coccodrillo”. I parlamentari toscani del Movimento 5 Stelle, le definiscono così, quelle del Pd toscano che, secondo loro, "sta recitando troppe parti in commedia: a Firenze spinge per la privatizzazione della società, mentre a Pisa finge di essere contrario alla vendita delle quote pubbliche di Sat. Con l’unico obiettivo di non perdere la faccia, ben sapendo che la battaglia è ormai perduta”.

I parlamentari toscani del Movimento 5 Stelle chiedono di fare piena luce sia sulla gestione delle società che sui recenti sviluppi in merito alla vendita di AdF e Sat, per i quali sono già stati presentati esposti in alcune Procure italiane.

“Il Partito democratico che a Pisa è contrario alla politica del governatore Rossi e di molti altri sindaci toscani, fra cui Massa e Carrara di vendere le quote pubbliche di Sat, è il medesimo che raggranella i finanziamenti pubblici per tagliare fuori dalla rete ferroviaria lo scalo pisano, attraverso il people mover. La guerra di facciata contro le vendite delle quote pubbliche serve solo a contenere l'opinione pubblica ma l'unico scopo è quello di tutelarsi la poltrona. In tutti questi anni abbiamo assistito a un progressivo impoverimento dei collegamenti ferroviari per Firenze e per Livorno, andando inesorabilmente verso la privatizzazione e il taglio dei servizi. Il sindaco di Pisa ci dica perché non si è stracciato le vesti quando i pendolari lamentavano i tagli ai collegamenti? Perché non si è indignato quando lo scalo è stato immunizzato con tagli chirurgici fatti al sistema infrastrutturale tirrenico? Perché il Pd non si è battuto quando Livorno veniva estromessa dal traffico delle crociere andando a portare il flusso dei croceristi a Genova? Adesso che l’ultima foglia di fico rimasta al Pd pisano e toscano è caduta – concludono i parlamentari toscani - chiediamo coerenza nella gestione delle grandi infrastrutture toscane e del trasporto pubblico locale. Chiediamo che sia finalmente messa a sistema la gestione delle infrastrutture, dall'aeroporto, al porto, dalla dorsale tirrenica al sistema ferroviario, in un'ottica di vera programmazione. Il fallimento della politica perseguita in questi anni è sotto gli occhi di tutti”.