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"Al momento giusto dirò dov'è il marcio"

Bulgarella fa causa a Unicredit e commenta: "Mai avuto a che fare con Luca Bellomo. Non sono un suo cliente, ma dell'azienda Bellomo & C sas"

"Sono ferito ma non morto. Altro che mafioso, la mia storia dice tutt'altro e al momento giusto dirò dov'è il marcio". Reagisce così, in un'intervista pubblicata
oggi da Il Tirreno, il costruttore trapanese Andrea Bulgarella, alle accuse rivoltegli dalla Dda di Firenze.

L'anello di congiunzione con Cosa nostra, per gli inquirenti, è Luca Bellomo, nipote acquisito del boss Matteo Messina Denaro.

Il costruttore replica anche alle accuse dei magistrati costruite anche sulle parole
dei pentiti Giovanni Brusca e Angelo Siino, secondo i quali "Bulgarella era a disposizione di Cosa nostra". "Dirò al momento giusto dov'è il marcio. Io di marcio non ne ho. Brusca non mi conosce. Dice che sono cugino di Puccio. Tutte fesserie, parlano per sentito dire. Tutte le questure e le procure sanno chi è
Andrea Bulgarella".