Sono intervenuti carabinieri e polizia con unità cinofile e l'allarme è presto rientrato. Le operazioni si sono svolte quando il Palazzo di giustizia era ancora vuoto e il personale è potuto entrare regolarmente a lavoro poco prima delle nove.
L'allerta resta comunque alta. Secondo quanto appreso, la lettera conteneva riferimenti diretti alla vicenda processuale di Jalal El Hanaiui, il marocchino residente a Ponsacco agli arresti domiciliari con l'accusa di istigazione al terrorismo per aver inneggiato alla jihad sui social network, per il quale oggi è prevista l'udienza in tribunale.