Cronaca

Prostituzione a Pisa, dal web agli appartamenti

Due uomini e quattro donne gestivano le ragazze, le case e la pubblicità

Alcuni incontri avvenivano in appartamenti di Pisa, altri ad Altopascio e Bari. Il giro di prostituzione passava per il web ed è valso l'obbligo di dimora a due uomini e quattro donne: una barese di 64 anni e un barese di 56, un domenicano di 26 residente a Pisa, come un'ecuadoregna di 29. Residenti ad Altopascio, poi, le ultime due donne, originarie del Brasile, di 44 e 56 anni. 

Le indagini erano partite lo scorso agosto, da verifiche su alcuni annunci apparsi su siti “dedicati”, nei quali si offrivano prestazioni sessuali a pagamento con giovani donne sudamericane. Dall’analisi delle utenze “pubblicizzate” emergeva un collegamento ad altre utenze, poi risultate in uso agli indagati, che, messe “sotto controllo”, hanno permesso di ricostruire l’attività. 

Le ragazze venivano reclutate da Brasile, Ecuador e Repubblica Dominicana. La banda gli forniva un nome d’arte e gestiva gli annunci on line, oltre che gli alloggi.

Poi la prostituta concordava l’appuntamento telefonico con il cliente, in presenza di sospetti, chiamava al cellulare uno della banda invitandolo a contattarla con un squillo all’orario stabilito, cui sarebbe seguita l’irruzione nell’appartamento se dopo cinque minuti la donna non avesse risposto.