Politica

Antoni: "Salviamo la Qualquonia"

La protesta del Movimento 5 Stelle contro l’amministrazione comunale: "Sgomento e indignazione"

La consigliera Valeria Antoni (al centro) con un gruppo di attivisti 5 stelle di fronte alla chiesa

Dopo la caduta di un travicello dal tetto della Chiesa della Qualquonia, nel quartiere di Sant’Antonio, avvenuta martedì 9 dicembre (la Chiesa, di proprietà comunale, è un edificio di culto da tempo sconsacrato e utilizzato, al momento, come magazzino per la mobilia della sala delle Baleari), interviene Valeria Antoni, capogruppo in Consiglio comunale del Movimento 5 Stelle.

“Con sgomento e indignazione – così scrive l’esponente pentastellata - apprendiamo della caduta di un travicello della Chiesa di Sant'Antonio della Qualcuonia. Sgomento e indignazione perché come forza politica ci siamo spesi sin dalla campagna elettorale del 2013 per far conoscere alla città la Chiesa, proseguendo con appelli che sono, purtroppo, caduti nel vuoto. Ci siamo attivati con un tam tam mediatico attraverso anche i nostri canali di informazione, al punto che la nostra senatrice Sara Paglini volle intervenire di persona per assicurarsi lo stato dell'arte e dai banchi del Senato lanciò un appello il 21 febbraio scorso. Nell'occasione del sopralluogo compiuto dalla stessa senatrice ci siamo poi presi la briga di ricomporre faticosamente il mosaico costituito dalle preziose tele del cassettonato. L'assessore Andrea Serfogli in quell'occasione promise la messa in sicurezza del cassettonato ligneo del '600, una delle più belle opere di maestranze locali nel tessuto artistico pisano, così come affermato anche da numerosi critici d'arte. Eppure a nulla è valso l'accorato appello, a nulla è valso il grido d'allarme e le promesse di messa in sicurezza. La Chiesa come tante altre opere d'arte di questa città – conclude Antoni - si sta sbriciolando in silenzio. Evidentemente la struttura cinquecentesca è sorda alle promesse”.