Pisa conferma il proprio ruolo di riferimento nella medicina d’avanguardia. L’Azienda ospedaliero-universitaria pisana è tra le pochissime strutture in Italia a offrire in maniera strutturata un trattamento non invasivo per le aritmie ventricolari complesse, grazie alla tecnica della radio ablazione stereotassica. Un metodo ad alta precisione, usato finora in oncologia, che consente di intervenire senza chirurgia su pazienti fragili o non candidabili all’ablazione tradizionale.
Negli ultimi dodici mesi sono sei i pazienti trattati con successo. Tra questi, un caso particolarmente delicato: un uomo trasferito d’urgenza dalla Sicilia in condizioni critiche, con una tempesta aritmica non più controllabile né con farmaci né con ablazioni convenzionali. L’intervento, realizzato a Pisa come trattamento salvavita, ha permesso di evitare recidive per oltre un anno, con un miglioramento clinico stabile.
“Si tratta di una procedura che ci permette di offrire una reale possibilità di cura anche a pazienti gravemente compromessi – ha spiegato Giulio Zucchelli, direttore dell’Unità operativa Cardiologia 2 –. A Pisa, infatti, l’integrazione tra imaging avanzato e pianificazione radioterapica consente di localizzare e trattare con estrema precisione il target da ablare, aumentando l’efficacia e la sicurezza del trattamento”.
Il programma si regge su una stretta sinergia tra reparti e competenze. Alla guida del percorso radioterapico c’è Fabiola Paiar, direttrice dell’Unità operativa di Radioterapia e docente all’Università di Pisa, mentre Fabrizio Matteucci segue clinicamente ogni paziente candidato. In ambito cardiologico, Matteo Parollo e lo stesso Zucchelli definiscono con precisione l’area da colpire, sfruttando anche l’intelligenza artificiale per affinare l’identificazione della zona su cui indirizzare i fasci radioterapici.
L’approccio pisano si distingue anche per il lavoro di squadra altamente specializzato. Cardiologi, aritmologi, radiologi, fisici medici, tecnici e infermieri operano in modo coordinato, rendendo il trattamento non solo efficace ma anche sicuro. Ad oggi, l’Aoup è l’unico ospedale in Toscana a offrire questa terapia con un protocollo clinico strutturato.
Il centro pisano è già noto a livello nazionale per la gestione delle aritmie complesse, anche con tecniche diverse. La Cardiologia 2 è tra i pochi reparti italiani in grado di eseguire regolarmente ablazioni endo-epicardiche avanzate, procedure guidate da risonanza magnetica o TAC, accessi epicardici con insufflazione di anidride carbonica, alcolizzazioni e neuromodulazioni.
“Il nostro approccio è personalizzato, modulato sulla patologia e sul paziente – ha concluso Zucchelli –. L’integrazione tra strategie invasive e non invasive rappresenta oggi una frontiera reale nella cura delle tachicardie ventricolari”.