Attualità

Parà pronti a partire per l'Iraq contro l'Isis

La Difesa sta valutando l'opportunità di armare i curdi contro lo Stato Islamico. La 46esima brigata aerea di Pisa potrebbe trasportare i 30mila kalashnikov

I ministri della Difesa Roberta Pinotti e degli Esteri Federica Mogherini dovrebbero riferire domani alle Camere. Ma se l'Italia decidesse di rifornire i combattenti curdi impegnati a contrastare l'avanzata dei jihadisti dell'Isis con i 30mila fucili d'assalto kalashnikov e relativo munizionamento sequestrati 20 anni fa ad una nave da trasporto partita dall'Ucraina e custoditi a La Maddalena, questi potrebbero essere trasportati dalla 46esima brigata aerea di Pisa.

Sarebbero infatti due le ipotesi al vaglio: una prima tratta fino ad Al Bateen (Emirati Arabi Uniti) da coprire con un C-130J della 46esima brigata aerea di Pisa o con un Boeing KC-767A del 14esimo stormo di stanza a Pratica di Mare (Roma). 

In alternativa, il trasporto via mare fino agli Emirati, per il successivo trasferimento in aereo ad Erbil delle armi. Non è esclusa neppure la possibilità di una rotta senza scalo fino al Kurdistan iracheno con il sorvolo del territorio turco.

Nella base della Task Force Air di Al Bateen, negli Emirati Arabi, da 12 anni un distaccamento militare italiano opera per garantire l'afflusso del personale, dei mezzi e dei materiali ai vari 'teatri operativi' all'estero, a cominciare dall'Afghanistan.

Il C-130J della 46esima brigata aerea è l'aereo più utilizzato per il trasferimento di personale, mezzi e materiali nelle aree di operazioni.