Lavoro

Asl 5: "Federfarma ci costa più di 50 milioni all'anno"

Il direttore generale Damone convoca un incontro e invita alla collaborazione

"Più di 50 milioni di euro in un anno, che paghiamo con puntualità". La misura della collaborazione tra Asl 5 di Pisa e Federfarma la dà il direttore generale Rocco Damone, che definisce quella di sospendere il servizio Cup "decisione unilaterale di Federfarma che non rispecchia i rapporti di collaborazione". E che si riserva di convocare un incontro in tempi rapidi.
Secondo Damone, mantenere il Cup è anche un servizio per la cittadinanza, che in un momento difficile "poteva essere segno di sensibilità e che porta, comunque, utenti alle farmacie". Una sospensione che porta con sé conseguenze più di forma che di sostanza.
"La Asl è in grado di organizzarsi anche autonomamente – precisa il direttore - per prenotare le 107.636 prestazioni effettuate dalle farmacie sulle 811.511 effettuate direttamente dai nostri sportelli. Certamente la collaborazione è sempre la via migliore, infatti non è nostra intenzione chiudere le porte ma mantenere aperto il confronto”. Anche perché non sono solo le prenotazioni a legare Asl e farmacie. Tra i servizi ci sono l'assistenza farmaceutica convenzionata (ritiro in farmacia dei medicinali prescritti su ricetta rossa del Servizio Sanitario Regionale) che, nel 2012, è costata all’azienda sanitaria 46.002.082 (40.770.937 fino a novembre 2013, tutto già liquidato), la distribuzione per conto della Asl (che paga alla farmacia circa 5 euro per ogni confezione di medicinale distribuito) costata, nel 2012, 2.040.274 e l'assistenza integrativa (come pannoloni e cateteri), nel 2012 la spesa è stata di 7 milioni e mezzo.
"La remunerazione dell’assistenza integrativa – precisa Damone - comprende anche una quota mensile per paziente al quale viene erogata la prestazione che la Regione Toscana ha gradualmente aumentato, ben oltre la crescita dell’inflazione, quale riconoscimento dell’attività svolta dalle farmacie e che è passata a un euro e 50 a paziente dal maggio 2011, a 2 euro a gennaio 2012 e 2,50 a luglio 2012". Insomma, nel 2012, le farmacie hanno ricevuto circa 55 milioni di euro e cifra simile stanno già ricevendo, pagati (cosa inusuale di questi tempi) con tempestività.
Le difficoltà economiche dei farmacisti non convincono per niente Damone. "In quanto attività di pubblico interesse – precisa -, sono state esonerate dal 1999 dal pagamento delle tasse di concessione regionale e sono fornitori privilegiati del Servizio Sanitario Nazionale in quanto, nella Regione Toscana, riscuotono puntualmente le loro spettanze, infine la Regione Toscana, per garantire la capillarità dell’assistenza farmaceutica sull’intero territorio, interviene finanziariamente erogando annualmente un contributo di 300mila euro a sostegno delle farmacie disagiate. Mi sembra che i dati dimostrino la nostra serietà e i rapporti con le farmacie, che ci auspichiamo vengano mantenuti”.