Politica

Attacco a Renzi: "Ma che presidente di Provincia sei stato?"

L'assessore di Pisa Romei, al secondo mandato, dice basta a ingiurie e offese e ricorda al fiorentino che "quel che è fatto è reso"

L'ex presidente della provincia di Firenze ha deciso: taglio alle Province, forse già da oggi. 
Una decisione che non è una novità ma contro la quale oggi si scaglia Anna Romei, assessore con delega a Lavoro, formazione, welfare, associazionismo e terzo settore, pari opportunità della provincia di Pisa.
"Caro Matteo - scrive in una lettera aperta -, sta sereno, avrebbe detto la mia nonna, perché vedrai che quel che è fatto è reso. Non mi riferisco soltanto al come ti sei avvicendato a Letta, ma al modo sprezzante, ingeneroso e privo di rispetto col quale tratti delle Province e dei suoi amministratori. Io sono un assessore della Provincia di Pisa e dico Basta. E’ insopportabile sentirsi trattare da malfattori, da ladri di indennità, da persone inutili che finalmente 'sentono il profumo del tornare a lavorare', che possono essere mandate via a calci perché non hanno prodotto niente. Non sto discutendo sulla necessità di rivedere, riformare, riorganizzare il territorio, sto denunciando il modo offensivo e ipocrita con cui tutto questo viene fatto da te, dal tuo staff, dal partito per ignavia e trasversalmente anche dagli altri. Chiedo a te che sei stato anche presidente della Provincia di Firenze, ma che razza di presidente sei stato, che lavoro hai fatto, se quello che fai emergere delle attività delle Province è il nulla? Probabilmente avendo usato quell’esperienza solo come il vero trampolino di lancio della tua carriera politica non puoi averne buona memoria e ti regoli di conseguenza. Chiedo a te che sei anche il segretario di quello che, ancora per oggi, è il mio partito, non dovresti riconoscere e rispettare il lavoro politico e amministrativo dei tanti amministratori che come me lo hanno fatto provando a migliorare le cose in una situazione data? Scrivo tutto questo evidenziando che la mia esperienza amministrativa alla Provincia di Pisa, sarebbe terminata con questo mio secondo mandato, non sto, quindi, difendendo o rimpiangendo niente di personale, sto difendendo la dignità del lavoro di questi anni mio e di molti miei colleghi. Torno al mio lavoro, quello che forse mi farà avere la pensione, con la consapevolezza che una forte passione politica e un grande impegno civile, non potranno essere spente né da te col tuo modo di fare, né dal nuovo corso del partito, perché sono parte di me, della mia storia, della mia vita. Ma come diceva la mia nonna, quel che è fatto è reso, dunque sta sereno, perché è scritto nella storia degli uomini, che sicuramente qualcuno nel tempo ti tratterà allo stesso modo, col quale stai trattando noi".