Cronaca

Attentato in Piazza dei Miracoli, il 118 ce la può fare

Durante la simulazione, alla centrale “è stata riconosciuta tempestività e competenza"

La mafia voleva colpire la Torre. E se l'idea venisse anche ad altri?
Nel dubbio la città si è preparata e ha testato la capacità di coordinamento dei vari attori che si potrebbero trovare a far fronte a un attentato in Piazza dei Miracoli messo in atto utilizzando gas nervino, seguito da inevitabili scene di panico e crisi epilettiche.
L’esercitazione fa parte del progetto coordinato dalla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, intitolato 2013, CBRN – Integrated Response Italy: Risposta Integrata alle emergenze Chimiche, Batteriologiche, Radiologiche e Nucleari che si propone di studiare le interazioni tra soggetti potenzialmente coinvolti nel contesto italiano, per verificare quali siano le maggiori criticità, i punti di forza e quelli di debolezza nel corso dell’intervento, per elaborare in un secondo momento autentici manuali di procedura.

“Ci è stata riconosciuta tempestività e competenza valutando come ‘eccellente’ l’intervento effettuato - ha dichiarato Paolo Tognarelli, responsabile del dipartimento emergenza urgenza di Pisa - una conferma che ci sprona a proseguire il nostro lavoro quotidiano e ci fa particolarmente piacere perché proviene da osservatori speciali di livello internazionale”.

L’intervento congiunto è stato infatti testato da un nucleo di valutazione composto dalla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, Università Tor Vergata di Roma e istituzioni universitarie estoni e danesi, alla presenza del coordinatore del progetto Andrea de Guttry, docente di Diritto Internazionale alla Scuola Superiore Sant’Anna e del Prefetto di Pisa Francesco Tagliente.

Un’esercitazione che è servita anche a testare la sinergia e il coordinamento operativo tra le forze del primo soccorso e gli altri attori coinvolti: prefettura, vigili del fuoco, forze dell’ordine, forze armate, protezione civile. La macchina operativa è risultata efficace e funzionante nel chiaro rispetto di priorità, competenze e catene di comando, caratteristica primaria e indispensabile per salvare vite umane e per contenere i danni materiali al cospetto di situazioni di emergenza.