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"Bacino di Roffia e Scolmatore hanno salvato Pisa"

Le parole del presidente Rossi e del consigliere regionale Pieroni che esprime solidarietà alle associazioni di canottaggio che hanno subito danni

"I lavori che abbiamo fatto, come Regione, hanno salvato la Toscana dall'alluvione. Senza il bacino della Roffia e la ripulitura e armatura della foce dello Scolmatore, e altri lavori fatti negli ultimi anni, a Pisa, durante il picco della piena, durato più di 12 ore, sarebbero transitati 2600/2700 metri cubi al secondo. Praticamente sarebbe stata alluvione. I lavori che abbiamo fatto hanno salvato la Toscana dal disastro".
Così il presidente della Regione, Enrico Rossi, sulla emergenza maltempo che ha colpito la Toscana. Anche il consigliere regionale Andrea Pieroni (Pd) esprime "Soddisfazione per la funzione svolta dal bacino di Roffia, cassa di esondazione da poco collaudata, che con la piena del fiume Arno di domenica ha affrontato la prova più dura e probante".

"La cassa di esondazione nel comune di San Miniato, presa in carico dalla Regione appena il 14 novembre scorso a seguito della firma del verbale sottoscritto con il comune di San Miniato, insieme allo Scolmatore di Pontedera - aggiunge Pieroni- ha messo al sicuro dall’ondata di piena il nostro territorio e in particolare Pisa, ultima città prima della foce. A fianco della soddisfazione per il funzionamento dei sistemi di prevenzione, voglio esprimere dispiacere e rammarico per i danni subiti dai Canottieri di San Miniato, associazione che svolge un prezioso servizio di avviamento allo sport e di sport sociale, essendo punto di riferimento per centinaia di giovani e le loro famiglie da vent’anni. La Regione si faccia carico dei danni e del disagio causati e favorisca il trasferimento delle strutture sportive in uno spazio più sicuro all’interno dello stesso bacino, come del resto già programmato. La medesima attenzione deve essere dedicata anche altre società di canottaggio che operano lungo l’Arno e che hanno subito danneggiamenti come i canottieri di Santa Croce. Non ci si dimentichi di queste realtà sportive che vivono e rendono vivo il nostro fiume".

"La dichiarazione dello stato di emergenza della Regione è il presupposto per avviare un percorso di risarcimenti rispetto ai danni arrecati ai territori, alle infrastrutture, alle aziende agricole. L’auspicio - conclude Pieroni- è che anche il Governo si muova rapidamente nella stessa direzione e in tempi brevi".