Lavoro

Bancarelle Duomo? Una lenta agonia

A parlare è la Confcommercio:"Si cerchino soluzioni idonee per oltre quaranta operatori, finora non sono state trovate"

Non sappiamo quale sarà il prossimo futuro delle bancarelle del duomo, è certo però che chi aveva la responsabilità di trovare una soluzione idonea a garantire la sopravvivenza di 44 operatori, non l'ha trovata. A pensarla così Elisabetta Ficeli, vicedirettore di ConfcommercioPisa: “Guardando agli ultimi due anni, sembra di assistere ad una lenta ed inesorabile agonia di questo mercato ambulante, con un corollario di promesse dell'amministrazione comunale non mantenute. In origine, lo spostamento doveva essere temporaneo, il tempo necessario per il restauro alle Sinopie. Nel frattempo i lavori sono stati ripetutamente prorogati a tempo indefinito, mentre il sopraggiungere del decreto Franceschini è stato accolto come l'occasione propizia per bloccare ogni ipotesi di rientro”.

Se questa è la cronistoria, Ficeli punta il dito contro coloro che avrebbero dovuto trovare una soluzione: “Siamo in presenza di un abbandono clamoroso di queste 44 attività al loro destino, sfrattate dalla piazza, senza l'offerta di alcuna possibile e valida alternativa. Non sappiamo quello che decideranno Soprintendenza, Regione e Comune, certo sono chiamati all'esercizio di una grande responsabilità, che non può e non deve limitarsi a sancire nuovi vincoli e divieti, ma proporre urgentemente una efficace soluzione affinché questi operatori storici del Duomo possano continuare a lavorare come è nel loro pieno e inalienabile diritto”.