Attualità

Bancarelle, frattura con Confcommercio

I bancarellai rimandano al mittente il progetto Confcommercio per stabilire le attività commerciali all'interno del nuovo Santa Chiara

"ConfcommercioPisa non solo ha la facoltà ma addirittura il dovere di presentare agli enti preposti un progetto che sia finalizzato a dare una soluzione definitiva e una sistemazione decorosa per piazza Duomo, piazza Manin, piazza Arcivescovado, parcheggio scambiatore e per tutti quei luoghi che direttamente o indirettamente rivestono una qualunque rilevanza turistico-commerciale; nessuno, per nessun motivo, a nessun titolo, ha prerogativa per impedire e per vietare quello che è al contempo un diritto ed un dovere che continueremo ad esercitare presso tutte le sedi opportune, dandone pubblicità secondo i mezzi che riterremo i più idonei allo scopo".

Dure parole usato dalla Confcommercio di Pisa in risposta ad una diffida inviata alla sede dell'associazione in mattinata. Mittenti i bancarellai, motivo del contendere il progetto presentato dalla stessa confcommercio per la sistemazione delle bancarelle con la proposta di procedere celermente alla realizzazione del progetto Chipperfield modificato di una speciale variante per il collocamento di un mercato ambulante con un affaccio direttamente su piazza dei Miracoli.

Ma è un piano che non trova d'accordo gli stessi bancarellai che oggi si sono riuniti con i rappresentanti della Confesercenti e il loro avvocato Stefano Verità usando parole durissime:

"La Confcommercio non ha alcun mandato, non abbiamo mai espresso consensi alla presentazione di un progetto, indefinito e non dettagliato, come quello che ci è stato accennato all'incontro di tre giorni fa, che decida del nostro futuro. Questo perché ad una riunione svolta due giorni prima tra operatori e Confesercenti era già stato deciso di presentare all'amministrazione comunale il progetto dell'architetto Re, approvato nel 97 e già autorizzato dalla Soprintendenza, senza rinuncia alcuna a tutte le attività ed iniziative finalizzate al rientro nella Piazza.

"La Confcommercio è tornata dopo quattro mesi di assenza dalle nostre iniziative e ha presentato un progetto a nostro nome, questo è un comportamento non giustificabile - hanno tuonato i bancarellai - e per questo le abbiamo revocato ogni fiducia per quanto attiene le nostre vicende e non sono più autorizzati a parlare a nome nostro. E' un comportamento che ha tradito la fiducia della commissione Duomo e degli ambulanti. Gli unici che potranno d'ora in poi legittimamente esprimersi sulla questione - dicono i bancarellai - sono la commissione Duomo e la Confesercenti, nessun altro soggetto è legittimato a farlo".