Politica

Base militare, "Ministero poco trasparente"

Diritti in Comune, “Non ci arrendiamo all’opacità del Governo. Il Commissario Sessa e il Ministero della Difesa tirino fuori le carte del progetto”

La trasparenza sul progetto della nuova base militare prevista nel Parco di San Rossore e a Pontedera torna al centro delle polemiche. Il gruppo Diritti in Comune ha inviato una segnalazione all'Autorità Nazionale Anticorruzione (Anac) denunciando la mancata pubblicazione della documentazione relativa al progetto sul sito del Ministero della Difesa.

Nonostante la normativa preveda la pubblicazione di tutti i dati relativi alle opere pubbliche, i documenti riguardanti il progetto del primo lotto della nuova sede dei reparti speciali dell'Arma dei Carabinieri restano nascosti. “Il Commissario Sessa e il Ministero della Difesa tirino fuori le carte del progetto,” affermano i rappresentanti del movimento, accusando le istituzioni di opacità.

Il progetto, che prevede un investimento di 250 milioni di euro su un totale di 1,1 miliardi destinati a varie infrastrutture militari, è stato aggiunto dopo la chiusura del bando di gara. Una decisione che, secondo Diritti in Comune, aggrava le preoccupazioni sulla mancanza di trasparenza e sulla legittimità delle procedure adottate.

“Il nostro obiettivo è informare i cittadini di ciò che la politica e l'Arma stanno cercando di nascondere,” sottolineano, ricordando le mobilitazioni contro l’opera, dalla grande manifestazione a Coltano alla raccolta firme per chiedere le dimissioni del presidente dell’Ente Parco.

Diritti in Comune ribadisce la richiesta di socializzare tutta la documentazione relativa al progetto, coinvolgendo enti come la Regione Toscana, il Parco e i comuni di Pisa e Pontedera. “Il nostro compito è rompere l’ingranaggio della guerra, chiedere trasparenza e destinare quelle risorse a spese sociali,” concludono.