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Bivacchi nell'oasi sulle dune, l'appello di Wwf

L'associazione denuncia episodi di danneggiamento e incendio di piante protette e ciede l'intervento delle guardie del Parco e del Comune

Anni di lavoro andati letteralmente in fumo. E' proprio il caso di dirlo, per l'associazione Wwf Alta Toscana Onlus che ha denunciato episodi di danneggiamenti nell'habitat protetto dell'area dunale di Tirrenia, dove dall’inizio dell'estate alcuni sconosciuti starebbero improvvisano bivacchi e attendamenti notturni.

"Anni fa - spiegano dal Wwf - una duna fu gravemente danneggiata da lavori abusivi con le ruspe, creando uno slargo e togliendo tutta la vegetazione fondamentale per la sua stabilizzazione e il consolidamento. Il Wwf, in supporto alle essenze che spontaneamente stavano nascendo nella duna sbancata, aveva impiantato diverse piantine di camomilla di mare, una specie molto tenace, ottenuta da semi prelevati a Calambrone, nell'ambito di un progetto con il Centro E. Avanzi dell'Università di Pisa e col Parco Migliarino S. Rossore Massaciuccoli".

"Tutto questo lento e lungo lavoro - denunciano dall'associazione ambientalista - è stato distrutto per attizzare i fuochi proprio con le camomille e altre erbe o cespugli strappati all'occorrenza e addirittura i falò vengono alimentati segando seduta stante i rami degli alberi a portata di mano".

Il Wwf chiede quindi un più efficace coordinamento con il corpo della Guardie del Parco MSRM e con il distaccamento litorale della polizia municipale di Pisa, nonché il Comune. "Invitiamo tutti gli amministratori, i tecnici, i consiglieri comunali e i consiglieri territoriali di partecipazione - scrivono dal Wwf - a visitare insieme a noi l’Oasi per prendere coscienza delle attuali difficoltà, destinate a crescere senza una chiara e decisa volontà diffusa di protezione e valorizzazione".