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Coldiretti, "Falso Made in Pisa vale 350 milioni"

Un centinaio di agricoltori e allevatori della Provincia pisana sono al valico per partecipare alla protesta contro il falso Made in Italy

La manifestazione di Coldiretti al Brennero

Al blocco del Brennero promosso dalla Coldiretti, la manifestazione svolta al valico italo-austriaco per protestare contro lo smercio del falso Made in Italy, hanno partecipato in prima fila anche un centinaio di agricoltori e allevatori pisani.

Infatti, secondo Coldiretti, il caso specifico del falso Made in Pisa vale oltre 350 milioni di euro: più del doppio delle esportazioni. "Devono essere i cittadini a scegliere cosa mangiare senza rischiare di essere ingannati - ha spiegato il presidente provinciale Marco Pacini - da qui rilanciamo la nostra battaglia sulla trasparenza dell'origine in etichetta, che è un diritto dei cittadini europei. Chiediamo sia una priorità della nuova Commissione Europea e del nuovo Parlamento dopo le elezioni europee".

Proprio in queste ore, allevatori e agricoltori di tutta Italia stanno effettuando delle vere e proprie ispezioni a cisterne e tir in transito dal passo del Brennero, mettendo sotto controllo carne di maiale, migliaia di chili di pere, tulipani olandesi, patate, latticini, olio, ortaggi e frutta. "Ci dicevano che oggi al Brennero non avremmo trovato camion in ingresso che trasportavano prodotti agroalimentari: purtroppo i fatti hanno dimostrato esattamente il contrario - ha aggiunto Pacini - troppi prodotti stranieri diventano italiani varcando i nostri confini. Questo non è più accettabile".

L’obiettivo della protesta è quello di raccogliere un milione di firme per dire basta ai cibi importati e camuffati come italiani e difendere la salute dei cittadini e il reddito degli agricoltori, estendendo l’obbligo dell’indicazione di origine in etichetta a tutti i prodotti alimentari in commercio nell’Unione Europea.