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Caccia, meno tasse e più finanziamenti

Indignazione dalla Legambiente pontederese: "Lecito pensare ad una strategia elettorale"

"Mentre negli altri settori si taglia, il mondo venatorio toscano, con un incremento di milioni di euro di fondi, potrà continuare ad acquistare animali pronta-caccia, a finanziare la filiera del cinghiale che sta causando tanti danni al settore agricolo e a incrementare il commercio esentasse. Il tutto al di fuori dei controlli sanitari di animali uccisi anche nei terreni privati, in cui si può entrare armati di fucile ma non con binocolo o macchina fotografica".

Con queste parole la Legambiente pontederese critica la finanziaria regionale approvata nella settimana di Natale: "Diminuiscono le tasse per chi esercita la caccia, tagliando così di oltre 3 milioni di euro le entrate regionali, e aumentano i fondi destinati alla gestione dell’attività venatoria".

Per quanto riguarda gli Ambiti territoriali di caccia, Legambiente commenta: "Se finora sono stati organi pubblico-privati chiamati a realizzare obiettivi di interesse generale, dal 1 gennaio saranno completamente autonomi nelle scelte e nell’amministrazione dei fondi sempre più cospicui".

Esprimendosi sulla decisione, Legambiente tira le somme sui tagli regionali che hanno investito altri settori: "444 milioni di euro complessivi di tagli, di cui 310 milioni solo sulla sanità.Tagli di quasi 3 milioni per musei e spettacolo, mezzo milione in meno per il trasporto scolastico dei bambini disabili. Azzerati i fondi per le classi Pegaso, le materne pubbliche fiore all'occhiello della Regione Toscana".

Con un occhio verso le elezioni regionali, Legambiente conclude: " Forse la speranza è quella che i quasi 90mila cacciatori toscani, un decimo del mondo venatorio italico, si ricordino dei loro benefattori. Noi speriamo che se ne ricordino anche i cittadini vessati dalle tasse e dai tagli alle spese sociali,sanitarie e culturali e che decidano di mettere fine a questi privilegi inaccettabili".