"Nessuna visione strategica, ma solo rincari per i cittadini, come l’aumento delle tariffe per servizi essenziali e il nuovo canone per la scuola media". Così Uniti per Calci, riferendosi al bilancio di previsione sottolinea come le entrate restino ferme, con aliquote per addizionale Irpef e Imu al massimo e scarsi risultati nella lotta all’evasione.
"Nel 2023 sono stati inviati avvisi di accertamento per 145mila euro - hanno spiegato dall'opposizione - ma ne sono stati incassati solo 12mila. Nonostante questo, l’amministrazione prevede un aumento delle entrate da evasione per i prossimi anni, senza però cambiare approccio. Salta agli occhi il caso dell’edilizia privata, con un crollo delle previsioni degli oneri di urbanizzazione a 250mila euro. Nel 2024 ne erano stati previsti 400mila euro, ma ne sono stati incassati solo 200mila".
Ma non è tutto. "Il Piano operativo intercomunale non è ancora stato approvato, fermo al palo che frena lo sviluppo del territorio - hanno aggiunto - nella gestione cimiteriale le opere di investimento previste rimangono poi lettera morta e si assiste a un aumento dei costi per i cittadini: la Tari è cresciuta del 35% dal 2019, con un servizio spesso insufficiente. Anche mensa e trasporto scolastico sono rincarati, rispettivamente dal 6,5% al 12% e dal 20% al 50% a seconda delle fasce Isee".
"La nuova scuola media comporterà dal 2025 un canone annuo di 180mila euro, con la manutenzione straordinaria a carico del Comune, anziché dell’Inail come inizialmente previsto - hanno concluso - e in questo contesto appare quasi grottesco che l'amministrazione vanti risparmi derivanti dall’assenza di auto blu, quando spende oltre 24mila euro l’anno per lo staff del sindaco e della Giunta. Sul piano delle infrastrutture, le solite previsioni da anni: promesse mai mantenute per i parcheggi nelle frazioni e per quello a servizio della Certosa, nonché per i collegamenti con i comuni vicini".