Attualità

Chiusura della filiale, "Devastante per il borgo"

Da Confesercenti arriva la richiesta a Banca Intesa di rivedere l'accorpamento dell'agenzia di piazza Cairoli con quella di Cascina

Piazza Cairoli a Calci

La comunicazione era arrivata nei giorni scorsi: la filiale di Banca Intesa di piazza Cairoli, da Ottobre, chiuderà. Un annuncio che era già stato fortemente contestato dal sindaco Massimiliano Ghimenti e che, adesso, viene condannato anche da Confesercenti.

"La chiusura di uno sportello bancario così come la chiusura di un ufficio postale o di un negozio di vicinato è un grave danno per un quartiere di una città, che diventa devastante per un piccolo borgo - hanno detto il presidente di Confesercenti Pisa, Fabrizio Di Sabatino, e il responsabile Daniele Benvenuti - siamo al fianco del sindaco Ghimenti e della comunità della Val Graziosa nel chiedere un ripensamento a Banca Intesa"-

"Quando si parla di desertificazione delle città e dei piccoli borghi non si fa solo riferimento alle attività tradizionali sempre più stritolate dalla grande distribuzione - hanno aggiunto - desertificazione vuol dire anche le chiusure di servizi essenziali come banche o uffici postali. Pensiamo alle conseguenze per le attività commerciali in un tessuto economicamente vivo come quello della Val Graziosa, ma anche agli anziani, che magari non hanno l’internet banking e proprio nello sportello bancario fisico avevano il loro punto di riferimento".

Proprio con gli anziani, infatti, si sono confrontati Di Sabatino e Benvenuti, durante la festa Fipac Confesercenti, rappresentanza degli over 60. "L’assemblea regionale della Fipac, per voce del suo presidente Alberto Pecchi, ha espresso sostegno al sindaco in questa battaglia - ha concluso Di Sabatino - proprio dai pensionati è venuto forte l’appello a non chiudere servizi essenziali soprattutto in borghi come Calci, con una alta densità di popolazione anziana che evidentemente ha difficoltà a spostarsi".