Politica

Cittadinanza alla brigata partigiana, è polemica

Il no al conferimento dell'onorificenza alla brigata "Nevidio Casarosa" da parte dell'opposizione fa scattare la replica della maggioranza

Il municipio di Calci

La bocciatura dell'opposizione della mozione per il conferimento della cittadinanza onoraria alla brigata partigiana "Nevidio Casarosa", che durante gli anni della Resistenza fu attiva sui Monti Pisani, fa discutere. Per questo, la capogruppo della maggioranza, Francesca Meneghini, ha deciso di prendere la parola a nome dei consiglieri a sostegno del sindaco Ghimenti.

"Nell’ultimo Consiglio comunale si è consumata una pagina triste e vergognosa per la nostra comunità - ha detto - il gruppo di Uniti per Calci ha deciso di negare la cittadinanza onoraria alla brigata partigiana Casarosa: la proposta di conferimento era arrivata dal sindaco e, secondo il regolamento del Comune, doveva essere votata con una ampia maggioranza".

"I consiglieri di destra hanno riempito le loro argomentazioni di tecnicismi, sostenendo l'impossibilità di votare favorevolmente tale cittadinanza a causa di presunti impedimenti del regolamento comunale - ha continuato - irregolarità rispetto al regolamento che la minoranza ha ribadito anche a fronte della regolarità tecnica stabilita dagli uffici e che la stessa segretaria comunale ha confermato durante la seduta". 

Per Meneghini, dunque, le ragioni sono tutt'altre. "Che il no fosse motivato da ragioni politiche era già chiaro in precedenza, quando l'opposizione aveva chiesto documenti atti a dimostrare quale lustro avrebbe dato al Comune di Calci l’attività della brigata partigiana - ha aggiunto - per la destra la brigata partigiana non rientra nei soggetti possibili per questa onorificenza. E quando li abbiamo esortati ad ammettere che semplicemente a loro mancava la volontà politica di riconoscere il valore della Resistenza nel nostro paese, si sono sentiti offesi e ci hanno accusato di essere divisivi".

"Con il voto contrario la destra calcesana ha voluto recidere idealmente il legame tra la guerra partigiana e il territorio - ha concluso la consigliera Sondra Cerrai - ma il ricordo non si cancella e noi sappiamo che nel cuore e nella mente dei calcesani questa cittadinanza è già concessa, come ha dimostrato l'alta affluenza di pubblico al Consiglio comunale".