Politica

Fienilaccio, "Tre mesi di ritardo sul cantiere"

Dall'opposizione la denuncia sulle lungaggini dei lavori al parcheggio di Castelmaggiore: "Gestione disastrosa da parte dell'amministrazione"

L'area del cantiere

"Dopo mesi di silenzio, sono arrivate le spiegazioni sui gravi ritardi nei lavori al parcheggio di via del Fienilaccio a Castelmaggiore". Così il consigliere di Uniti per Calci, Giacomo Pratali, che denuncia il rallentamento del cantiere per riaprire l'area ormai chiusa dalla scorsa estate.

A seguito dell'interrogazione del gruppo di opposizione, infatti, l'assessora ai Lavori pubblici Valentina Marras ha replicato alle richieste di chiarezza sul cantiere. "Le sue giustificazioni ci hanno lasciato a dir poco sconcertati: piogge, ferie estive e la particolare delicatezza del luogo - ha spiegato - motivazioni difficili da accettare. Inoltre, per stessa ammissione di Marras, è anche emerso come sia stato necessario rivedere il metodo di lavoro per minimizzare la durata delle operazioni. Ne sono derivate modifiche alla viabilità, la necessità di noleggiare i mezzi e di procedere alla riprogrammazione complessiva delle modalità di intervento, oltre a dover effettuare una prova di carico sul ponte di accesso a via Nuova".

"In sostanza - ha aggiunto - sono state interamente riviste le modalità operative. Il risultato? I lavori, iniziati a metà Luglio e previsti per metà Novembre, finiranno, si spera, a Febbraio, con ben tre mesi di ritardo. Questa è una gestione disastrosa, che poteva essere evitata con una buona programmazione e organizzazione del lavoro; non dimentichiamo che il parcheggio del Fienilaccio è totalmente chiuso dall'estate scorsa, con forti disagi per la popolazione".

"Prendiamo atto delle scuse del sindaco, giunte tuttavia solo dopo le nostre segnalazioni e interrogazioni - ha concluso - una dimostrazione evidente della mancanza di trasparenza e attenzione verso i cittadini. Dopo ogni sorta di proclama anche in campagna elettorale, i fatti hanno dimostrato l’opposto: la situazione è ancora irrisolta e la comunità continua a pagarne le conseguenze".