Coinvolgimento dei Comuni, delle scuole e elle associazioni di volontariato. Ma anche scommettere sulla prevenzione e sulla collaborazione. Sono queste le indicazioni arrivate dal Tavolo AIB – Anti Incendio Boschivo di Anci Toscana, il primo con il neodelegato sindaco di Calci Massimiliano Ghimenti, ce ha visto la partecipazione di quasi 100 persone.
“L’antincendio boschivo - ha detto - non è spegnimento perché nel momento in cui si deve spegnere si è fallito. Gestire l’emergenza è molto più costoso e meno efficace. Bisogna lavorare invece sulla prevenzione e sulla formazione. Come Comuni però bisogna fare tutti la nostra parte, a cominciare dall’adeguamento dei regolamenti comunali, dall’iscrizione nel catasto dei terreni percorsi da fuoco e dalla stesura dei Piani AIB che sono previsti dalla normativa, mentre a oggi risultano adempienti solo 220 Comuni su 273. Poi possiamo aprire un confronto su quello che manca, che si tratti di finanziamenti, di formazione o di strumenti normativi”.
Per quanto riguarda il coinvolgimento delle comunità locali, in Toscana sono nate in quattro Comuni, anche grazie a progettualità condivise con Anci, le cosiddette “comunità firewise”. Grazie al progetto europeo Med Star 2 appena approvato dal Programma Interreg Italia-Francia Marittimo, con Anci Toscana tra i partner, sarà possibile accompagnare la creazione di ulteriori quattro nuove comunità a Quercianella, Capoliveri, Balconevisi, frazione di di San Miniato, e Lucca.
In tutti i terrori comunque, come è stato ricordato, per sensibilizzare la comunità, è importante attivarsi in diverse direzioni, impostando attività nelle scuole e stipulando convenzioni con le associazioni di volontariato.
Per Regione Toscana ha seguito i lavori Gianluca Calvani, coordinatore dell’organizzazione regionale antincendi boschivi. Per Anci Toscana, erano presenti la responsabile di settore Marina Lauri, Stefano Reali, e, per l’ufficio Europa Annalaura Vannuccini.